Ragusa - Abbiamo già approfondito su Ragusanews la questione delle reinfezioni Covid per vaccinati e guariti senza pericolo di ospedalizzazione, specie nel primo caso, grazie agli anticorpi sviluppati. Possono volerci diverse settimane prima che l’organismo sia protetto contro la malattia, e neanche dopo il richiamo la copertura raggiunge il 100%. Nuovi studi internazionali stanno dunque individuando anche la sintomatologia comune che si manifesta in chi, dopo la somministrazione, ha di nuovo contratto il virus. Ebbene, facendo una summa delle varie ricerche effettuate nel campo, i sintomi sono in tutto 4. Ovviamente sono associabili a moltissime altre cause ma la loro frequenza e compresenza farebbe meglio a indurre qualche vaccinato, anche non particolarmente sintomatico, a controllare la propria positività con un tampone, perché può sempre infettare chi non ha ancora ricevuto il siero.
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Gli sternuti. Pur non essendo tra i sintomi-chiave del Coronavirus, gli scienziati invitano a monitorarlo: è stato rilevato nel 24% dei positivi sotto i 60 anni vaccinati, anche a ciclo ultimato.
La respirazione. Problemi di asma e affanno sono, com’è invece noto, un sintomo peculiare: se ci sentiamo senza fiato, vale sempre la pena consultare un medico.
Il mal d’orecchi. L’acufene, in particolare - una condizione che provoca ronzii persistenti nei timpani e difficoltà di udito - è un altro possibile sintomo riscontrato tra chi si è ricontagiato dopo il vaccino.
Ghiandole infiammate. Il gonfiore delle ghiandole sotto l’ascella o il collo, sebbene poco comune, è una potenziale reazione all’iniezione: di solito scompare dopo pochi giorni, ma può essere segno che si è positivi.