Ragusa – La risalita dei contagi è certamente da attribuire al libera tutti che, da marzo, ha polverizzato ogni limitazione anti Covid. Va anche detto, però, che in Sicilia ci sono ben 600mila residenti che hanno rifiutato il vaccino e oltre un milione che non si è presentato per il booster. Non parliamo delle quarte dosi: appena 34.319 su una platea di più di 600mila aventi diritto. Non ha funzionato nemmeno la sanzione da 100 euro per gli over 50 no vax: ne sono già state recapitate 200mila ad altrettanti siciliani, che hanno tranquillamente preferito pagare. Gli hub vaccinali si svuotano e chiudono.
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Al momento sono quasi 800mila le fiale consegnate da mesi all'Isola e ormai in scadenza: 30mila Moderna sono già state destinate al macero e stessa sorte attende gran parte delle rimanenti Pfizer congelate in frigo, visto che la media delle somministrazioni si aggira sulle 860 al giorno (a gennaio erano 45mila). Sulla carta scadono tra luglio e settembre, ma il ministero della Salute ne ha prorogato la validità di oltre 3 mesi, fino al 31 dicembre: altra nota che suona stonatissima nella testa delle persone, sieroscettiche e non. Oltre al danno, non manca la beffa: le Asp dovranno provvedere a smaltire i sieri a proprie spese, affidandosi a ditte specializzate per i rifiuti speciali. Soldi, nostri, buttati letteralmente al secchio.
L'idea di donare i vaccini inutilizzati ai Paesi poveri, che non possono permettersele, è rimasta al palo soprattutto per i costi di raccolta e trasporto che comporterebbe l'operazione umanitaria. Se ne salverà qualche migliaio, forse, solo se la prospettiva della quarta dose o del richiamo annuale per tutti dovesse diventare cogente quest'inverno. La maggioranza degli indecisi, per ora, è in pericolosa attesa del nuovo vaccino Pfizer, studiato apposta contro Omicron e le sue molteplici sottovarianti: è atteso tra qualche mese, sebbene anche quello attuale dimostri - ancora in questi giorni - che è in grado di non condurre al camposanto.
