Ragusa – Le quattro zone rosse siciliane ancora attive, in una mappa che fine a due mesi fa ne contava oltre 100, scadranno alla mezzanotte di domani, 10 giugno. Si tratta di: Santo Stefano di Quisquina, nell’agrigentino; Scordia, nel catanese; Geraci Siculo e Prizzi, nel palermitano. Il raddoppio dei nuovi contagi Covid registrato nel bollettino di ieri sera (di cui metà in provincia di Catania), ha fatto dell’Isola la regione con più casi giornalieri; tuttavia il tasso di positività si mantiene stabile attorno al punto e mezzo e il calo dei ricoveri non lascia presupporre altri mini lockdown comunali.
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Ce ne saranno due che proseguiranno però in Italia: in Campania a Laurino (Salerno), fino alle ore 24 dell’11 giugno; e in Sardegna ad Aritzo (Nuoro), fino al 15. Tra due giorni il monitoraggio del venerdì potrebbe assegnare alla Sicilia numeri da zona bianca, per la seconda delle tre settimane consecutive necessarie: per non compromettere il cambio, fissato per lunedì 21, Palazzo d’Orleans ha anticipato a oggi la possibilità di prenotare il vaccino anche per la fascia 12-15 anni con il siero Pfizer.