Shanghai - A Shanghai è in corso un lockdown durissimo e Davide Fassari, manager catanese che vive e lavora lì da 7 anni, non può uscire di casa da quasi ormai un mese. La megalopoli finanziaria da 26 milioni di abitanti è l'epicentro di una nuova ondata di Covid e il governo cinese ha adottato misure estreme, esattamente come all'inizio della pandemia. "Per muovermi un po’ faccio 10mila passi al giorno nel corridoio di casa - racconta l'imprenditore 40enne, in una diretta con RaiNews24 -. Se in un palazzo viene trovato un positivo, tutti gli abitanti della struttura sono costretti alla quarantena per 14 giorni".
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"Se dopo 7 giorni non si trovano positivi - continua -, si può uscire solo negli spazi del condominio. Infine, se dopo 14 giorni non c'è nessun positivo in tutto il complesso abitativo, si può uscire restando nel raggio di un chilometro dal proprio distretto di residenza. E i controlli sono rigidi - aggiunge -, sembra Gotham City". Pechino insiste con il modello "tolleranza zero" che sembra dare i suoi frutti: al momento, infatti, i morti sono solo una decina. Sulle strade e sui marciapiedi è possibile vedere soltanto "cani-robot", che intimano alla popolazione di restare in casa.