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Draghi: rivedremo calendario scolastico e assumeremo prof

Mario Draghi propone di rivedere il calendario scolastico e illustra il suo programma

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/08-02-2021/draghi-rivedremo-calendario-scolastico-e-assumeremo-prof-500.jpg Draghi: rivedremo calendario scolastico e assumeremo prof


Roma - La scuola al centro. Il futuro governo, secondo il premier incaricato Mario Draghi, dovrà "rimodulare il calendario scolastico" dell'anno in corso e assumere più docenti, così da recuperare le lezioni e le ore perdute per la pandemia attivando ore di recupero. L'ex numero uno della Bce non ha spiegato come intenderebbe agire ma ha fatto capire che è possibile un prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti.

Avrebbe poi ricordato che a inizio anno scolastico c'erano 10mila cattedre vacanti, una situazione cui va trovata una soluzione al più presto, avrebbe aggiunto Draghi, oggi impegnato in colloqui lampo, più veloci rispetto a quelli dei giorni scorsi, con i partiti minori e domani chiuderà gli incontri con le formazioni di maggior peso: Pd, Iv, Leu, Fdi, Fi e Lega.

L'ipotesi scuola in estate
Rivedere il calendario scolastico in corso, infatti, può voler dire allungare le lezioni nei mesi estivi, anche solo per le due o tre settimane finali di giugno. Una strada utile per recuperare le giornate perse a causa dell'emergenza Covid ma anche per rivedere gli argomenti che non hanno avuto spazio durante le lezioni in presenza.

Ma su questo sarà difficile mettere tutti d'accordo: i sindacati già in passato si sono dichiarati contrari a una soluzione simile perché, di fatto, in questi mesi i docenti hanno portato avanti la didattica anche in modalità online quindi non c'è motivo di prolungare le lezioni. Senza contare che ci sono regioni d'Italia dove a giugno il caldo è insopportabile e sarebbe difficile trovare la concentrazione per studiare.

Cattedre vacanti
Draghi vuole intervenire anche sul problema annoso della cattedre vacanti che, quest'anno, ha messo in crisi la ripartenza proprio perché era necessario avere tutto in regola, più che in passato. Per quanto riguarda la mole spropositata di cattedre vacanti quindi, che da settembre scorso hanno investito l'avvio dell'anno scolastico 2020-2021 arrivando in vari casi anche fino a gennaio, sarà necessario lavorare fin da subito per arrivare a settembre prossimo senza dover fare i conti con migliaia di convocazioni dell'ultimo minuto. La richiesta di Draghi, presentata ai gruppi parlamentari con cui ha avuto i primi colloqui, è far sì che a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno.

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Non sarà semplice centrare neanche questo obiettivo visto che il problema delle cattedre vacanti va avanti da anni e ora con i concorsi da svolgere mancano all'appello sempre più docenti da convocare.

Presidi: dare alle scuole il potere di assumere
«Ci sono 800mila posti di insegnamento e oltre 200mila sono scoperti. Bisognerebbe assumere oltre 200mila docenti ed è fattibile se daremo alle scuole il potere di assumere, magari attraverso una forma di concorso alleggerita. Se il presidente incaricato sta pensando a una riforma strutturale la accogliamo con favore», ha detto il presidente dell'Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. Sull'ipotesi di prolungamento dell'anno scolastico sottolinea: «Se si tratta di un prolungamento relativamente contenuto si può fare, ricordo che il mondo della scuola sta lavorando da settembre, non si può proseguire ad libitum».


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