Ragusa - Il terremoto che ieri ha spazzato via i vertici della sanità in Sicilia non ha colto di sorpresa i lettori di Ragusanews.
Qualcuno di loro in queste ore ci ha telefonato ricordando la nostra inchiesta del marzo di un anno fa intitolata “Assessore Razza, ma quanti sono i positivi a Ragusa?”.
Non avevamo nessuna intercettazione telefonica o ambientale, ma con il solo germe del dubbio matematico ci eravamo accorti subito che i numeri diramati dall’assessorato regionale alla sanità in Sicilia erano taroccati.
Al punto che titolammo in quel modo. Alcuni nostri lettori ricordano ancor meglio quando nella primavera 2020 pubblicavamo i dati dei positivi specificando “dati Ragusanews”, o “dati forniti dalla Regione”.
Il nostro articolo di allora chiudeva così: “Se ci sono stati casi conclamati di positivi non ospedalizzati, di cui uno guarito, come mai la Regione, nei suoi bollettini quotidiani, li ignora? Quanti sono i positivi non ospedalizzati in provincia? Come fa l'Assessorato regionale a non avere un dato attendibile?”
Questa nostra laicità nel non bere tutto ciò che veniva ammannito e propinato dall’alto fu oggetto di tensioni fra questo giornale e i vertici della sanità siciliana, e chi informando avrebbe dovuto prendere le difese dei colleghi si schierò ancora una volta col potere, chiedendo: “Perché non querelate Ragusanews?”
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Bene. Ora abbiamo le intercettazioni. Eccone una. Si parla di morti Covid.
“Cominciate a metterne qualche altro per arrivare a 15… e recuperiamo qualcuno dei vecchi”, dice intercettata la signora della Sanità in Sicilia Letizia Di Liberti.
E Giuseppe Rappa, funzionario regionale non indagato, risponde: “Ma sono vecchi nel senso che risalgono a marzo-aprile dell’anno scorso” (marzo aprile 2020, ndr.)
Nel giugno 2020 ci siamo rivolti a fonti di primaria comunicazione, vicini alla Presidenza della Regione, per chiarire, comprendere, essere confutati ma ci risposero così: “Noi siamo la Cassazione, voi siete solo Ragusanews”.
Per fortuna.