Catania – Qualcuno fermi Francesca Donato, inibendola dall’uso dei social network: così forse l'europarlamentare no vax che vede complotti ovunque avrà più tempo per lavorare anziché sparare bufale; speculando, da ultimo, pure sulla morte della bambina catanese di 12 anni colta da arresto cardiaco a scuola. Alla notizia la politica 52enne ha aggiunto ieri di suo pugno, e senza il minimo riscontro da fonti mediche, che "questa è l'ultima bambina morta a pochi giorni dalla seconda dose" del vaccino anti Covid.
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"Continuare a nascondere la testa sotto la sabbia – aggiunge - mentre prosegue una carneficina di minori voluta dal governo Mario Draghi, è complicità abominevole. Come minimo il Parlamento dovrebbe chiedere una commissione d'inchiesta su questi quotidiani decessi improvvisi post vaccino di giovani sani e il principio di precauzione imporre al Cts di chiedere lo stop alle somministrazioni per i giovanissimi".
Peccato che né nell’articolo di FanPage allegato, né su nessun’altra testata inclusa la nostra, viene mai nominata la parola “vaccino”. Non è dato sapere se la vittima fosse vaccinata ma – ammesso e non concesso che lo fosse - poco importa visto che a nessuno che ne ha titolo, né i genitori né i sanitari che hanno già svolto accertamenti sul decesso, è venuto in mente di denunciarne un’ipotetica correlazione.
Purtroppo non è la prima piccola vittima di malori improvvisi: solo qualche giorno fa a Treviso è morto d’infarto un altro 12enne, durante una gara podistica. Sempre a catania, nel 2018, il cuore del 17enne Raffaele Barresti smise di colpo di battere, tra i banchi dell’istituto Principe Umberto di Catania. I bambini non dovrebbero mai andar via prima degli adulti, ma a volte accade. Ed è ignobile costruirci sopra una fake news, per una campagna politica ascientifica e bugiarda.