Siculiana, Agrigento - È stata inaugurata ieri a Siculiana, nella Torre dell’Orologio, la mostra «A.s.t.r.o. Ayrton Senna - Testimonianze e racconto delle origini». Protagonista: la memoria del grande campione brasiliano di Formula 1, morto ad Imola il primo maggio di trent’anni fa.
Discendente per parte materna di una famiglia di Siculiana, le autorità locali hanno voluto tributare a Senna un omaggio fatto anche di foto inedite e cimeli autentici, compresi caschi e tute da lui indossati durante i gran premi, che ne celebrano le doti di campione nello sport ma anche di testimone di valori. Un museo interattivo, inserito tra gli eventi del calendario di «Agrigento capitale della Cultura 2025». La mostra è stata organizzata in collaborazione con la sede di Imola del fan club carioca «Torcida Ayrton Senna». All'inaugurazione i giornalisti Anna Restivo e Giacinto Pipitone, che hanno condotto le ricerche d’archivio, e gli architetti Francesco Ferla e Salvatore Nigrelli, che hanno concepito l’esposizione nell’antica Torre dell’Orologio, edificio del XVII secolo, restaurato.
La genealogia di Ayrton Senna
La mamma di Ayrtone Senna, Neide Johanna Senna (classe 1935) ha origini siciliane. Ayrton decise di prendere il cognome della madre, aggiungendo solo dopo quello del padre, Milton da Silva (1927-2021).
Dopo l’abolizione della schiavitù nel 1850, al Brasile iniziò a mancare la forza lavoro nelle zone in cui si stava espandendo la coltura del caffè, così il governo brasiliano cercò di attirare nuova manodopera, preferibilmente europea e bianca. Giovanna Magro, la bisnonna di Ayrton, partì da Siculiana con i genitori, una sorella e due fratelli (altri due erano morti piccoli) sul piroscafo Matteo Bruzzo, la nave degli emigranti, e arrivò in Brasile con uno dei tanti viaggi della speranza il 6 dicembre 1894. Aveva 18 anni, era analfabeta, alla voce professione scrissero: domestica. Dopo il viaggio faticoso, non certo una crociera, per tutti c’era una lunga quarantena. Incontrò Luigi Sena che invece veniva dalla provincia di Napoli e finì a Cachoeiro de Itapemirim nello Stato dell’Espírito Santo. Il cognome da una trascrizione all’altra oscillava tra Sena e Di Sena e poi la n raddoppiò e rimase Senna. I due si sposarono subito, nel 1896, a Castelo, nessuno di loro però finì a fare il bracciante agricolo, lui pare aprì un commercio. Ebbero un figlio, Joao, che è il nonno di Ayrton. Giovanna restò vedova a quarant’anni e morì a 79. Nessuno di loro tornò più in Sicilia, fine della storia. Ma anche l’inizio di una ricerca che attraversa povertà, guerre, rivolte, terre, documenti scritti a mano con calligrafia spesso incomprensibile, liste del catasto, amministrazioni divergenti tra Stato e Chiesa. Giovanna, la trisnonna, risultava vivere allo stesso indirizzo della famiglia, ma il certificato di matrimonio dei suoi non esisteva. Suo padre era un borgese, termine con cui si indicava un piccolo-medio imprenditore agricolo, padrone dei suoi strumenti di lavoro e degli animali da aratro. Come era possibile, in una famiglia così cattolica, non essere considerate illegittime con genitori non sposati? In realtà il matrimonio c’era stato, ma solo in chiesa, quello civile avvenne molto dopo. Spiega Pipitone: «La difficoltà è che gli archivi non hanno ordine cronologico, quindi andavano spulciati pagina dopo pagina e la grafia non era precisa, Giovanna era anche Joanna».
La madre di Ayrton Senna, Neyde Joanna Senna, è nata il 1º dicembre 1835 nel quartiere di San Paolo Bom Retiro. La signora Neyde è una italo-brasiliana “puro-sangue”. I suoi quattro nonni nacquero in Italia, i materni sono entrambi toscani, provincia di Lucca ed i paterni entrambi meridionali, il nonno della provincia di Napoli (Campania) e la nonna della provincia di Agrigento (Sicilia).
Il padre della signora Neyde, João Senna, nacque nel quartiere Bom Retiro il 28 agosto 1906. I suoi genitori, Luigi Sena e Giovanna Maria Magro, erano arrivati in Brasile nel decennio precedente, sbarcando entrambi nello Stato di Espírito Santo dove si erano sposati, a Castelo, il 13 dicembre 1896. Vi ebbero anche un figlio e poco dopo, tra il 1898 e il 1899, si trasferirono a San Paolo, in un flusso migratorio poco comune a quell’epoca. Luigi Sena, bisnonno di Ayrton, già dai tempi di Espirito Santo aveva visto il suo nome trasformarsi in Luiz Senna, aggiungendo una “n” al cognome. Poteva immaginare questo bisnonno, immigrante come molti altri, poco abbiente, che un giorno il suo cognome sarebbe divenuto famoso a livello mondiale ed avrebbe significato un potente marchio? Il bisnonno di Senna giunse in Brasile attraverso il porto di Cachoeiro de Itapemirim il 20 marzo 1893. Era un giovane di soli 24 anni che da solo era venuto a “fare l’America”, lasciandosi alle spalle la piccola località di Scisciano in provincia di Napoli, dove era nato il 5 novembre 1869, figlio di Antonio Sena e Concetta Ardolino. Il cognome della famiglia oscillava tra Sena e Di Sena.
Nel Sud di Espírito Santo. Luigi Sena si sposò con Giovanna Maria Magro, conosciuta come Joanna Maria Magro e poi con Joaninha Senna. Il suo nome venne dato molti anni dopo a sua nipote, Neyde Joanna, madre di Ayrton. Giovanna Magro nacque l’8 luglio 1876 nel comune di Siculiana, in provincia di Agrigento, in una delle aree più povere della Sicilia. Arrivò in Brasile il 6 dicembre 1894, a 18 anni, con i suoi genitori, Giovanni Magro e Angela Curabba. Con loro i suoi fratelli più piccoli Serafina, Antonino e Carmela. João Senna si sposò al Bom Retiro con Marcellina Di Santoro, nonna materna di Ayrton e l’unica che ha potuto vedere suo nipote consacrarsi compione del Mondo di Formula 1 nel 1988. Nata l’8 giugno 1909 nel quartiere di Bom Retiro, Marcellina morì nel quartiere Tucuruvi il 3 giugno 1989.
Marcellina era figlia di due toscani della provincia di Lucca. Parenti tra di loro, i suoi genitori avevano come cognome Di Santoro. Suo padre era Raffaele Di Santoro, nato a Porcari il 17 dicembre 1862 e sua madre era Maria Servilia Di Santoro, nata anch’essa a Porcari l’8 febbraio 1875. Raffaele e Maria Servilia si sposarono nel centro della capitale paulista il 13 agosto 1892. La famiglia Di Santoro aveva una situazione economica un pochino migliore se paragonata al resto degli avi di Ayrton. Fino a 4 anni, Ayrton, il signor Milton e la signora Neyde abitarono con i due figli nella casa del nonno materno João Senna, vicina a Campo de Marte. L’informazione che Ayrton sia cresciuto in una famiglia benestante non corrisponde alla realtà dei Senna da Silva. Milton ebbe successo nei suoi affari molti anni dopo la nascita dei suoi due primi figli. Il terzo, Leonardo, era di 6 anni più giovane di Ayrton. Pur non sapendo quanto Ayrton fosse a conoscenza delle sue origini, sappiamo che ebbe l’opportunità di convivere molti anni con i suoi 4 nonni. Ayrton parlava italiano, forse lo aveva imparato con i nonni materni. In ogni caso, l’Italia era una parte inseparabile di Ayrton, tanto per le sue origini come per l’amore che ne aveva e – tragicamente – per essere il luogo della sua morte.