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Fornace Pisciotto a Sampieri, tra disinformazione e protagonismi. Servono 7 milioni

Chi oggi brinda all'imminente recupero della Fornace abbia il buon gusto di tacere e di studiare, se ne è capace

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/08-12-2024/fornace-pisciotto-a-sampieri-tra-disinformazione-e-protagonismi-servono-7-milioni-500.jpg Fornace Pisciotto a Sampieri, tra disinformazione e protagonismi. Servono 7 milioni


Scicli - Fornace Pisciotto a Sampieri, è venuto il momento, tra tanti tentativi di disinformazione, alcuni condotti anche in buona fede, di fare il punto reale della situazione.
È di qualche anno fa la falsa notizia diramata da una testata di questa provincia che voleva un magnate russo acquirente dell’ex reperto di archeologia industriale di Punta Pisciotto a Sampieri. La notizia era palesemente falsa e serviva a quel tempo ad acchiappare qualche clip e a far lievitare il prezzo di acquisto da parte della Regione, che poi ha espropriato il bene ai privati eredi per poco meno di 540 mila euro. Cifra probabilmente sin troppo bassa, a essere onesti nei confronti dei 26 ex proprietari.

L’altra notizia che muove a tenerezza è che coi Luoghi del Cuore Fai si possa pervenire a restaurare il bene immobile. Nel caso la Fornace vincesse la gara, la somma destinata dal Ministero della cultura sarebbe di 70 mila euro, buona per restaurare quattro finestre.

Servono tra 6 e 7 milioni di euro
Quale è la cifra occorrente per mettere in sicurezza la Fornace Pisciotto?
Tra 6 e 7 milioni di euro, posto che nessuno ha ancora stabilito la rifunzionalizzazione. Museo di se stessa? Luogo di fruizione culturale? Diverse le idee in campo. Di certo nell’immobile a L dove anticamente erano allocati gli uffici della Premiata Fabbrica di Laterizi si potrà realizzare un front office di incoming, ma sul manufatto è difficile fare previsioni oggi.

I soldi già spesi

Ad oggi la Sovrintendenza di Ragusa ha speso 50 mila euro per la recinzione, cifra insufficiente alla realizzazione della videosorveglianza. Qui bisogna chiarire a chi fa finta di non capire che le telecamere non servono a filmare le pietre che cadono (lo ha detto persino una parlamentare regionale) ma a impedire i saccheggi.

Altri 25 mila euro sono stati spesi dalla Sovrintendenza per la messa in sicurezza di tre arcate finestre, mentre un finanziamento di mezzo milione di euro è stato stanziato dalla Regione (dell’uno e dell’altro ha vantato merito l’on. Ignazio Abbate) che serviranno alla messa in sicurezza della sola Fornace Hoffmann sotterranea.

Nel 2025 un nuovo finanziamento di un milione di euro potrebbe permettere di mettere in sicurezza, con malta e iniezioni di cemento, altri brani del reperto archeologico.

Siamo ben lontani dalla conservazione del bene, come è facile intuire, e nessun trionfalismo è consentito, soprattutto a mosche cocchiere che cercano di accampare meriti, indossando, come i bambini, le scarpe della mamma, sostenendo poi di essere diventati “grandi”. 

I meriti di questa vicenda amministrativa vanno dati al dottor Mario La Rocca, dell’assessorato regionale ai beni culturali, al Sovrintendente di Ragusa Antonino De Marco e al sindaco di Scicli Mario Marino. Per i due finaziamenti di 25 mila e 500 mila euro all’on. Ignazio Abbate.

Gli altri abbiano il buon gusto di tacere e di studiare, se ne sono capaci.


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