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Funerali di Totò Schillaci, a Palermo l'ultimo saluto all’uomo di Italia 90

Monsignor Filippo Sarullo, durante la cerimonia nella cattedrale palermitana: "Totò è il volto bello di Palermo, di Palermo che non molla"

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Palermo - Cattedrale di Palermo gremita per Totò Schillaci, in occasione dei suoi funerali. 
In chiesa presenti circa mille persone per dare l'ultimo saluto all'ex calciatore e bomber di Italia '90 che è morto il 18 settembre all'età di 59 anni. Nei giorni scorsi era stata allestita la camera ardente allo stadio Renzo Barbera. Monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale di Palermo, durante la cerimonia, ha dedicato un passaggio significativo alla storia di Totò, arrivato da un quartiere difficile fino a diventare capocannoniere ai Mondiali di calcio: "La favola si realizza non attraverso followers e visibilità del momento, ma lavorando in silenzio, con umiltà, credendoci, come ha fatto lui. Un eroe del pallone, un eroe della vita, un eroe del riscatto". "Totò è il volto bello di Palermo, di Palermo che non molla", ha aggiunto. Alla fine della cerimonia, la bara è stata accompagnata fuori dalla cattedrale, dove è stata nuovamente accolta dalla folla, tra lunghi applausi e cori commossi.

"Ti sei ritrovato davanti ad una porta, non come quella di un campo di calcio di serie A. Ti sei trovato davanti una porta senza traversa, una porta senza pali, una porta senza rete, ti sei ritrovato davanti la Porta della misericordia, la porta dell'amore, la porta della bontà del Padre che, da vero arbitro giusto e inappellabile, ti ha convocato per la partita del cuore, per la partita che non avrà mai fine, che ti ha fatto entrare nella squadra più bella del mondo, che si chiama Paradiso", ha detto Monsignor Sarullo in uno dei passaggi deella sua omelia. Poi c'è stato il momento della benedizione dell’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice: "Schillaci non ha mai giocato con il Palermo ma questa era la sua fede calcistica. E oggi questa fede e quella in Gesù si incontrano. Voglio ringraziare Totò per essere stato nella strada con i giovani, per far conoscere loro la via del bene". 

Prima di raggiungere la cattedrale, la salma di Schillaci ha attraversato le strade del Cep, il quartiere d'origine, dove vive ancora Mimmo, il padre dell'attaccante. Tanti i residenti presenti, di tutte le età, a cominciare dagli studenti dell'istituto comprensivo "Giuliana Saladino". Molti al passaggio dell'eroe di Italia '90 hanno pianto e intonato cori da stadio e "Notti magiche", di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, la storica colonna sonora dei Mondiali italiani. Dopo il saluto alla chiesa di San Giovanni Apostolo, il carro è passato dal Ribolla per salutare il campo dell'Amat dove è sbocciato il talento e i ragazzi della scuola calcio del giocatore scomparso.

"Resterà sempre nel mio cuore. Avrei voluto condividere altri momenti con lui, ma non sarà possibile. Ho potuto vivere gli ultimi giorni con lui e ho visto quanto dolore ha provato. Mi manca tantissimo, ma almeno ha smesso di soffrire", ha detto Nicole Schillaci, terza figlia di Totò. Lei con i fratelli, e con la moglie di Totò, Barbara Romano, si sono seduti in prima fila durante i funerali.


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