Non bastava il granchio blu che proviene dalle coste atlantiche americane (Callinectes sapidus), adesso in Adriatico è stata riscontrata la presenza di una specie molto simile, che però proviene dal mar Rosso via Canale di Suez. Lo hanno stanato un gruppo di ricerca dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) di Ancona. Si tratta del Portunus segnis: segnalato nella zona di Ancona, era già stato osservato in Sicilia. Lo studio è stato pubblicato dalla rivista BioInvasion Records.
Chiamato anche granchio blu del mar Rosso, venne descritto sotto l’aspetto scientifico nel 1775 dall’esploratore e naturalista Peter Forskål, allievo di Linneo. Come la specie americana predilige gli ambienti di laguna e salmastri. Dove distrugge le coltivazioni di crostacei e molluschi di cui è ghiotto. «Il granchio blu del mar Rosso, morfologicamente ed ecologicamente simile al granchio blu atlantico, ha già colonizzato i settori più orientali del Mediterraneo, con conseguenze inizialmente drammatiche per la pesca tunisina», spiega , afferma Ernesto Azzurro, dirigente di ricerca del Cnr-Irbim. «Questa specie è oggi una delle risorse di pesca più importanti per la Tunisia, trasformata e commercializzata nei mercati esteri».
Diffusione nel Mediterraneo di Portunus segnis, con le stelle gialle le nuove segnalazioni (da BioInvasion Records)
L’identificazione della specie nelle Marche ha potuto essere fatta grazie «alla preziosa collaborazione con i pescatori locali, che hanno catturato un esemplare e hanno prontamente avvertito il Cnr-Irbim», aggiunge Fabio Grati, ricercatore e primo autore dello studio. «Considerate però le caratteristiche del granchio blu del mar Rosso, pensiamo che il nord Adriatico non sia ancora un ecosistema ospitale per questa specie e questo dovrebbe al momento scongiurare il rischio di una doppia invasione di granchi blu in Adriatico», aggiunge Azzurro. «Ma i cambiamenti climatici stanno aumentando la vulnerabilità del nostro mare, quindi il fenomeno va monitorato attentamente attraverso una strategia nazionale». Per questo motivo i ricercatori hanno anche disposto un questionario sul granchio blu.