Palermo – Raziocinio e moderazione non appartengono al bagaglio estivo del portavoce di Attiva Sicilia all’Ars, Sergio Tancredi, che in un post pubblicato ieri sera sulla sua pagina Facebook equipara il green pass vaccinale, che l’esecutivo vorrebbe usare come passaporto sanitario, al marchio di un campo di concentramento nazista. Una mancanza di rispetto per le vittime della Shoah e anche per chi si è vaccinato e vorrebbe mettere al sicuro se stesso e gli altri. “A breve per chi non si allinea. Magari pratica inserita in un Dpcm! Sapevatelo. Mala tempora currunt” telegrafa, allegando la fotografia dell’avambraccio di un deportato (foto).
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A parte le dimissioni di rito chieste dall’opposizione, ci vuole indubbiamente de coraggio a lanciarsi in paragoni del genere. E al 45enne deputato regionale mazarese, ex 5 Stelle, non manca visto che non solo non ha ancora rimosso il post ma risponde a tono chi gli chiede delle scuse. “Se non comprende che è un segnale di allarme - replica a un utente -, allora forse è lei che dovrebbe guardarsi intorno. E se non nota nulla di strano penso che dovrebbe preoccuparsi. Ricordare l’Olocausto serve per evitare che certe derive si ripresentino”. E ancora, a un altro che lo rimprovera di esagerare: “Le provocazioni pubbliche servono anche a questo… a far pensare la gente”. Come lui?