Ragusa - Concorsi pubblici all’interno della società Iblea Acque. “A seguito delle nostre denunce, sono stati rifatti i concorsi per l’assunzione di due dirigenti e di quattro responsabili di servizio e oggi leggendo i nuovi avvisi pubblici notiamo, ancora una volta, qualcosa che non va. Questi avvisi sembrano fatti su misura per qualcuno che si vuole far vincere. Per poter partecipare sono stati previsti dei requisiti tecnico professionali molto stringenti che riducono drasticamente la platea dei possibili partecipanti, come ad esempio l’obbligo di iscrizione ad albi professionali”. Lo ha detto il consigliere comunale Gaetano Mauro, della lista Generazione, intervenendo ieri sera durante il consiglio comunale.
“Da un punto di vista legale -ha detto l'avvocato Mauro- è ampliamente violato uno dei principi cardine della Pubblica Amministrazione ovverosia il favor partecipationis e cioè quel principio secondo cui nelle gare pubbliche bisogna ampliare il più possibile la platea dei partecipanti. Di fatto, poi, questi avvisi rischiano di creare delle contraddizioni assurde. Un esempio? Chi vuole partecipare alla selezione per il dirigente amministrativo/contabile deve avere maturato, fra le altre cose, l’iscrizione da almeno 10 anni all’albo dei dottori commercialisti. Per fare il ragioniere capo del Comune di Ragusa non serve essere iscritti ad alcun albo mentre per fare il dirigente contabile all’interno di Iblea Acque si. Parliamo ovviamente di ruoli analoghi. L’attuale ragioniere generale della regione Siciliana è un avvocato, non un commercialista, e come tale non sarebbe idoneo fare il dirigente contabile dentro iblea acque. Siamo quindi all’assurdo”.
“A questo punto- ha detto Mauro rivolgendosi al Sindaco di Ragusa Peppe Cassì-, a me piace pensare che lei ancora non ha avuto modo di studiare questi nuovi avvisi e quindi, poiché scadono giorno 30 di questo mese, la invito a metterci subito mano ed io nel caso mi metto a sua completa disposizione. Provveda subito, sindaco perché è vero che i ragusani siamo persone pacate ma di fronte ad una presa in giro reiterata credo dovremo agire ancora una volta nelle sedi competenti con l’aggravante, stavolta, che Ella era stato avvisato…”