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Il sold out del turismo in Sicilia senza cuochi e camerieri

Basta guardare le recensioni su TripAdvisor per rendersene conto: “bello il posto, buono il cibo, ma abbiamo aspettato 3 ore per un pacco di grissini”

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/21-08-2021/il-sold-out-del-turismo-in-sicilia-senza-cuochi-e-camerieri-500.jpg Il sold out del turismo in Sicilia senza cuochi e camerieri


La Sicilia supera il picco della stagione turistica con metà di forza lavoro nel settore alberghi-ristoranti.
Hanno risposto picche i camerieri, cuochi, pizzaioli, manutentori stagionali che, negli anni passati, avevano contribuito alla riuscita della stagione turistica nell’Isola.
Colpa del reddito di cittadinanza?
Sì, ma non solo.
La Pandemia ha coinvolto questi lavoratori in occupazioni non stagionali, riposizionate nel settore edilizia, agricoltura (vivai), logistica, distribuzione.
Gli imprenditori hanno tuttavia garantito il servizio delle loro attività con almeno 150.000 addetti in meno. Che non sono pochi, guardando ai numeri del settore.
A farne le spese è sicuramente la qualità del servizio offerto con, solo per fare qualche esempio, stanze alberghi e B&B consegnate in ritardo per compensare i tempi di sanificazione e pulizia, tempi biblici di attesa nei ristoranti stracolmi di persone. Basta guardare le recensioni su TripAdvisor per rendersene conto: “bello il posto, buono il cibo, ma abbiamo aspettato 3 ore per un pacco di grissini”, oppure, “il check in era previsto alle 14.00 e ci hanno consegnato la stanza solo alle 21”.
Commenti come questi ce ne sono a migliaia. Tutti in Sicilia, tutti al Sud.
Nonostante ciò, la Sicilia, e il sud est in particolare, ha registrato il Sold Out da almeno 40 giorni. Tutti gli alberghi pieni. Tutti i ristoranti con almeno tre turni sia a pranzo che a cena.

I lavoratori fidelizzati del settore, quelli che servono con un sorriso in sala, quelli che conoscono a menadito i piatti della tradizione, cuochi, aiuti e camerieri professionisti, insomma, sono allo stremo. Senza alcun giorno di riposo.
Ecco perché occorre una seria programmazione contrattuale nel settore, anche rivisitando le tariffe di ingaggio per quel personale stagionale di sala, cucina, hotel, che ha preferito starsene all’ombra del sostegno di cittadinanza piuttosto che patire le angosce del lavoro estivo.


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