Ragusa - Nel giorno in cui Ragusa viene consacrata all'Immacolata il Vescovo di Ragusa, don Pino La Placa, durante l'omelia, parla di Versalis e del rischio concreto che l'industria ragusana chiuda, facendo appello ai politici: "Mentre avanziamo incontro a Dio che viene, guardiamo a Maria che brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino. A lei chiediamo di custodire i nostri giovani e le nostre famiglie, di accarezzare con tenerezza di madre i nostri fratelli poveri e ammalati, di invondere fiducia e speranza agli uomini e alle donne che non trovano lavoro e a quelli che rischiano di perderlo. Mi riferisco in maniera particolare ai nostri amici della Versalis. Nei giorni scorsi ho ricevuto una delegazione di lavoratori, insieme ai responsabili dei consorsi di trasportatori dell'indotto di Versalis e ai responsabili della CNA, che mi hanno manifestato il loro scoramento per l'evolversi di una crisi che fra qualche giorno li vedrà perdere il lavoro e con esso la possibilità di sostenere le loro famiglie.
Attorno a Versalis infatti si è sviluppato un indotto significativo fatto tra gli altri di autoriparatori, aziende di distribuzione carburante e agenzie di assicurazione che ha contribuito alla creazione di posti di lavoro veri e legali i cui lavoratori si troveranno ora a fronteggiare la grave incertezza sul proprio futuro trovandosi anche nell'impossibilità di poter ammortizzare gli ingenti investimenti fatti appare evidente che si stiano sottovalutando sia da parte dell'Eni e del governo centrale come anche da parte di quello regionale le devastanti conseguenze che una politica miope di deindustrializzazione produrrebbe sul nostro territorio.
Mi ha molto sorpreso e rammaricato l'avere appreso che nessun politico del nostro governo regionale nei giorni scorsi, pur essendo stati invitati, né il presidente della regione né nessun altro politico abbia partecipato al tavolo che si è tenuto a Roma presso il ministero il 3 dicembre scorso. In questa occasione desidero lanciare un forte appello a tutte le forze politiche, istituzionali, sociali e imprenditoriali e in maniera particolare ai nostri politici locali, so che qualcuno si è mosso, di far sentire forte la loro voce per sostenere le ragioni dei nostri lavoratori e del nostro territorio, che con la chiusura di Versalis perderebbe una importante base produttiva con conseguenze devastanti. La chiusura di Versalis rappresenta una minaccia per i cittadini, i lavoratori e il territorio. Questa decisione comporterebbe la perdita di una base produttiva fondamentale, con conseguenze devastanti per l'occupazione, la dignità dei lavoratori, il futuro dei loro figli e lo sviluppo della nostra comunità. Ragusa deve essere destinataria di nuovi investimenti da parte di Eni, sfruttando le opportunità disponibili per la coesione territoriale e la transizione ecologica. È essenziale che i nostri politici si facciano sentire con coraggio e determinazione. È necessario avviare al più presto una seria collaborazione interistituzionale che coinvolga il governo centrale, le regioni, le imprese e la società civile. L'obiettivo è trovare soluzioni sostenibili per evitare un collasso sociale e garantire che le scelte aziendali non siano orientate solo al profitto a breve termine, ma rispettino il bene comune e la vita delle persone".