Pozzallo - Dopo la camera ardente aperta al Viola Park a Firenze stamani, seconda camera ardente per Joe Barone, stavolta nella sua Pozzallo, per tutta la giornata di venerdì 22 marzo.
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Il direttore sportivo della Fiorentina è morto ieri in conseguenza di un infarto che si era manifestato domenica, poco prima della partita dei Viola con l'Atalanta. Proprio oggi Joe, al secolo Giuseppe Barone, avrebbe compiuto 58 anni. Il feretro lascerà Firenze domani, giovedì sera e giungerà a Pozzallo venerdì mattina, dove alle 9 sarà aperta la camera ardente in Municipio.
Barone aveva vissuto i primi 8 anni della sua vita a Pozzallo per poi emigrare con la famiglia negli Stati Uniti. Venerdì i concittadini potranno dare l'ultimo saluto a Joe. La camera ardente resterà aperta 12 ore, e sarà chiusa alle 21.
Sabato mattina il corte funebre si snoderà dal Municipio per raggiungere la chiesa Madre di Pozzallo dove si svolgeranno i funerali. È atteso a Pozzallo il presidente della Fiorentina Rocco Commisso.
Dopo le esequie il feretro sarà ospitato nella casa del fratello di Joe a Pozzallo. Da qui un volo privato dalla Sicilia porterà la bara in America dove martedì ci saranno i funerali americani e la sepoltura.
La carriera di Joe Barone
Nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo 1966 Barone all'età di 8 anni si è trasferito con la famiglia negli Stati Uniti, a Brooklyn. Terminati gli studi ha iniziato una carriera nel settore bancario-finanziario interrotta dopo l'incontro con il magnate italocalabrese che lo ha inserito nella sua società di telecomunicazioni Mediacom e successivamente lo ha nominato vicepresidente nel 2017 dei New York Cosmos, subito dopo averne acquisuito la quota di maggioranza salvandoli dal fallimento. Il manager siciliano, sposato alla signora Camilla che gli ha dato quattro figli (Pietro che un anno fa lo ha reso nonno, Salvatore, Giuseppe ex calciatore di Ascoli, Perugia e Salernitana, e Gabriella) è stato l'uomo di Commisso in tutto e per tutto nel mondo del calcio. Difatti l'imprenditore, dopo averlo inviato a Firenze in sua vece in attesa di chiudere la trattativa con i Della Valle, gli ha poi affidato la gestione e conduzione della Fiorentina fin dai primi tempi, a dimostrazione della completa fiducia e stima. È stato Barone a rappresentare il club viola nei consigli di Lega, è sempre stato lui a occuparsi in prima persona del mercato ma pure dei progetti del Viola Park e della vicenda stadio. In alcuni casi le sue decisioni e le sue esternazioni avevano suscitato critiche e polemiche ma Commisso si era sempre schierato dalla sua parte: «Più i miei dirigenti vengono criticati, più Rocco starà loro vicino, questo è il mio metodo» aveva sempre risposto il patron viola.
