Modica – Immaginate l’ambulatorio privato di un medico dentro un ospedale pubblico. “Fantascienza”, direte.
Oppure, immaginate una scuola privata dentro un istituto scolastico pubblico…
Bene, a Modica l’immaginazione non serve, perché quest’ultimo caso è una realtà.
Tutto nasce da un cartello affisso sulla vetrata della scuola Ipssar “Principi Grimaldi” di Modica. Il cartello recita, anzi recitava, perché da quando ci stiamo occupando del caso è sparito, “ESFO, Ente Superiore di Formazione ed Orientamento”, annunciando che all’interno dei locali del Principi Grimaldi c’è appunto un’altra scuola, che a differenza della prima non è pubblica, ma privata.
La sede decentrata dell’Esfo compare a Modica per la prima volta alla vigilia delle elezioni regionali. Ignazio Abbate, potente politico modicano, vuole una sede a Modica della scuola e coglie al volo l’opportunità, se ne impadronisce e la trasforma in strumento politico e di consenso piazzando al suo interno i fedelissimi. Tra gli altri, quale docente figura anche il suo portavoce a Palazzo San Domenico quando era sindaco, Giuseppe Ragona. Ma lista è lunga.
Andiamo per gradi.
L’istituto Principi Grimaldi sorge nei locali di via Sorda Sampieri 13, che sono di proprietà di un privato cittadino che li ha concessi in locazione all’ex Provincia regionale di Ragusa (oggi Libero consorzio); quest’ultimo paga 40 mila euro all’anno al privato proprietario dell’immobile per ospitarvi l’Istituto di Stato.
Il fatto davvero straordinario è che all’interno della scuola pubblica, come detto, ha sede un Istituto privato che svolge a sua volta attività di formazione, ed è finanziato con soldi pubblici.
Come è possibile?
Un’inchiesta di Ragusanews prova a svelarne i retroscena.
Il nome del centro di formazione privato come detto è l’ESFO, Ente Superiore di Formazione ed Orientamento, è nato nel 1987, è oggi un Ente di Formazione accreditato dalla Regione siciliana e ha quattro sedi in Sicilia.
Una è a Modica e da quest’anno è destinataria di ben tre finanziamenti per altrettanti corsi, per un ammontare di 270 mila euro; i corsi sono per Tecnici acconciature e Tecnici per il trattamento estetico.
Finanziamenti ottenuti grazie alle proposte presentate a valere sull’Avviso pubblico per la realizzazione di Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) IV annualità – a.s.f. 2023/2024 (approvato con DDG 924 del 05.05.2023).
Una torta in Sicilia che vale 16 milioni di euro da dividere in 177 proposte progettuali presentate all’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione. Ma torniamo all’uso privatistico dei locali pagati dalla ex Provincia.
Come fa questo istituto di formazione privato (per quanto accreditato) ad avere una sede pagata con i soldi pubblici?
Basterebbe chiedere al dirigente dell’Istituto Principi Grimaldi o al dirigente del settore della ex Provincia, direte voi…e così abbiamo fatto.
Il Dirigente scolastico della scuola pubblica ci riferisce che esiste un accordo di rete con l’Assessorato Regionale alla Formazione che permette la collaborazione tra istituzioni.
Andiamo a verificare.
È l’allegato C del DDG 924 del 05.05.2023 che ha per oggetto la realizzazione di un percorso formativo di IV anno finalizzato all’innalzamento delle competenze di base per favorire il passaggio degli allievi al quinto anno. In particolare, succede che l’istituzione scolastica pubblica possa collaborare con l’ente di formazione privato per il coordinamento didattico, la progettazione didattica e per la docenza per almeno 109 ore. L’ente di formazione si impegna a corrispondere alla scuola pubblica l’importo necessario alla suddetta collaborazione alla progettazione. Null’altro. Non è previsto che il privato possa dare al pubblico altro compenso, né per la locazione, né per i costi di gestione (pulizia, energia elettrica).
Dalla ex Provincia, il Dirigente responsabile del settore conferma che l’Ente di formazione non paga l’affitto alla Provincia, che è la locataria dei locali, ma paga una cifra annua onnicomprensiva di 4 mila euro annui direttamente alla scuola statale. Si configura, in pratica quello che si chiama sub-affitto. L’Ente di formazione privato, che riceve soldi pubblici, paga la scuola statale che riceve soldi pubblici, che a sua volta si fa pagare l’affitto dalla ex Provincia, sempre con soldi pubblici.
Eppure che qualcosa non funzioni lo si intuisce dal verbale del 20 giugno scorso, del collegio docenti dell’Istituto statale Principi Grimaldi di Modica.
Qui il Dirigente scolastico rende noto che le scuole private accreditate non avendo speranza di ottenere il quarto anno dall’Assessorato regionale, dovranno sostenersi su un Istituto professionale per far sì che i loro alunni possano continuare il loro piano di studi e anticipa che l’Esfo ha chiesto di ospitare nei locali dell’Istituto il proprio IV anno (indirizzo acconciatura ed estetica) per 130 ore di docenza e 50 ore di coordinamento progettazione secondo l’accordo di rete con cui l’istituto fornirebbe una parte di ore di discipline di area generale mediante supplenze per il IV anno.
Il collegio dei docenti si spacca sulla proposta che comunque passerà a maggioranza. Il 4 settembre scorso, altra riunione del collegio docenti della scuola, quando il vice Preside informa il collegio che “nella sede di via sorda Sampieri 13 tutto il piano terra sarà occupato dall’Ente di formazione per il benessere (Esfo) con cui verranno condivisi inevitabilmente alcuni ambienti della sede”.
L’Ente di formazione privato ESFO è regolarmente accreditato, secondo quanto stabilisce il Regolamento di attuazione dell’art. 86 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. “Disposizioni per l’accreditamento degli organismi formativi operanti nel sistema della formazione professionale siciliana”.
Ma l’indignazione sul caso rischia di estendersi se si ruota il compasso nel raggio delle docenze, come si diceva in apertura. Una miccia corta che rischia di esplodere da un momento all’altro.
Continua…