Ragusa - Perfino sulla partita di calcio di Serie D Ragusa-Catania si sono avute polemiche, già alla prima uscita stagionale. Figurarsi l’autostrada. È stato il Gruppo Ultras Iblei a boicottare il tifo per protesta contro il maggior numero di posti riservati sugli spalti ai supporter etnei: due tribune per 1200 biglietti (sold out in poco tempo, dato il maggior numero di sostenitori), contro i 2.200 riservati ai ragusani, sistemati nella sola tribuna A dello stadio “Aldo Campo” (di cui qualcuno ancora disponibile alla vigilia del match). Risultato: gli ospiti si sono ritrovati padroni di casa, archiviando l’incontro dopo meno di mezzora per 2-0. Un binomio sfortunato, tra Catania e Ragusa, anche nei collegamenti.
La strada infatti, quella che la Sac vorrebbe ultimata al più presto perché il suo hub aeroportuale “del Mediterraneo” spicchi il volo (da Fontanarossa), continua a restare esclusivamente sulla carta. L’Anas ha ulteriormente prorogato alle ore 12 del prossimo 28 settembre i termini del bando di un’altra gara, non calcistica ma infrastrutturale, scaduti senza offerta venerdì scorso. Da delibera Cipe, gli investimenti pubblici prevedono come obbligazione giuridica vincolante il 31 dicembre 2022, pena la revoca delle risorse assegnate. A quel punto, toccherà vedere se il nuovo governo vorrà prolungare la scadenza e soprattutto se i prezzi delle materie prime non saranno aumentati ancora. Ci sono poco più di 3 mesi di tempo per cominciare ad assegnare gli appalti e aprire i 4 cantieri. Strada e squadra sono entrambe in un “girone” infernale.