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La frutta Martorana: il celebre dolce siciliano preparato per il 2 Novembre

In Sicilia la frutta Martorana si prepara tradizionalmente in occasione della Festività dei Morti dedicata alla commemorazione dei defunti.

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/02-11-2022/la-frutta-martorana-il-celebre-dolce-siciliano-preparato-per-il-2-novembre-500.jpg La frutta Martorana: il celebre dolce siciliano preparato per il 2 Novembre


Palermo - La frutta Martoranaè il celebre dolce siciliano che si prepara per il 2 Novembre per la Festa dei morti in Sicilia. Infatti tra i dolci che si mangiano per il giorno della Festa dei Morti in Sicilia, non può mancare anche la frutta Martorana o di Martorana, i famosi dolcetti siciliani preparati a base di pasta reale in siciliano a "pasta riali di mennula" non possono mai mancare nel clebre "cannisciu" di ogni bambino Palermitano, dove questa tradizione è ancora molto sentita
I variopinti fruttini di martorana sono il dolce tipico che si prepara in Sicilia per la solenne ricorrenza della Festa dei Morti del 2 novembre, una ricorrenza molto sentita nell’isola che vanta tuttavia un menù molto ricco non solo di dolci in tutta la regione.
C'è ad esempio il pane votivo dell’Armi santi a Scicli, le Muffolette o moffolette a Trapani, le Rame di Napoli a Catania e così via fino ad arrivare alla Martorana, il dolce tipico che non poteva mancare nel “cannisciu” che i bambini Palermitani trovavano all'alba del 2 Novembre, al loro risveglio come regalo dei "morticini"
Ma la frutta Martorana è un dolce molto famoso ormai in tutto il mondo e reperibile in tutta Italia e in Sicilia soprattutto. La frutta martorana è in realtà originaria e tuttora maggiormente lavorata nelle provincie di Palermo, Messina, Agrigento e Trapani. Il nome più corretto sarebbe infatti, frutta di Martorana, ma generalmente si omette la preposizione è per tutti si chiama semplicemente frutta Martorana. Il nome deriva dall'aristocratica Eloisa Martorana


Che cos’è la frutta Martorana
La frutta Martorana oltre ad essere un esempio di creatività e maestria dell’arte pasticcera è anche un esempio di semplicità: si tratta di una ricetta che si realizza in pratica con un unico ingrediente, la “pasta reale”, in siciliano la “pasta Riali di mennule”, come anticipato. Da non confondere con il marzapane: le pasta reale è costituita solo da mandorle, zucchero e acqua di fiori d’arancio.
Questo dolce tipico siciliano è saporito e goloso, capace di conquistare il palato di tutti grazie alle sue caratteristiche.
La Martorana sono dolcetti molto particolari, che ricordano in tutto e per tutto le forme e i colori dei prodotti naturali da cui traggono ispirazione, frutta e ortaggi in particolar modo, sono le forme tradizionali che vengono maggiormente riprodottte. La frutta di Martorana è una delle specialità dolci tipiche della Sicilia e in particolare di Palermo, ma sono diffuse anche nella vicina Calabria e in altre zone meridionali, seppur legate a doppio filo con la storia e le tradizioni dell’Isola.
Nella versione tipica, la frutta martorana è preparata solo con farina di mandorle e lo zucchero (a volte si mette anche il miele): l’impasto viene poi modellato per raggiungere la forma voluta  – inizialmente solo frutta, appunto, ma oggi si trovano anche ortaggi o pesci, carne, pasta e panini – e infine decorata con i colori per creare un dolce che riproduce quanto più fedelmente possibile nella forma e nell’aspetto l’alimento a cui si ispira.
Una ricetta tradizionale esiste in uno specifico territorio per questione di opportunità: la pasta di mandorle e l’arte di plasmare figure con essa è stata diffusa in Sicilia dagli arabi. L’isola ha aggiunto alla ricetta le sue mandorle e l’ingrediente che ha dato profumo e eccelsa lavorabilità alla pasta: l’acqua di fiori d’arancio, albero da frutto particolarmente diffuso in Sicilia.
Riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Mipaaf, questo sfizioso dolcetto è in pratica una imitazione perfetta di frutta e altri alimenti che, all’interno, nasconde un goloso ripieno simile al marzapane, ma notevolmente più dolce e saporito: possiamo dire senza timore che la frutta Martorana è davvero una gioia per gli occhi e per il palato.
L’ Origine della Martorana
Prendono il nome dall'aristocratica Eloisa Martorana, fondatrice nel 1194 del terzo monastero benedettino che si trova a Palermo. Nel 1876 fu espropriato dallo Stato e oggi ospita il Dipartimento di Architettura dell’università mentre l’adiacente chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, detta Martorana, è ancora in funzione e vantava al suo interno il giardino più bello della città, ricco di rose profumatissime, alberi di aranci, cedri e limoni che addolcivano l'aria con un delicato, ma intenso, aroma di zagara.

La leggenda della Martorana 
Come ci racconta Maria Oliveri – autrice del volume I segreti del chiostro, storie e ricette dei monasteri di Palermo (il Genio Editore) – la leggenda vuole che la frutta martorana sia stata inventata proprio dalle monache della Martorana
Il nome di questi dolci è senza dubbio alcuno legato al monastero della Martorana, dove le monache realizzarono le prime “sculture in pasta reale colorata”. Meno chiaro è quali siano state le prime realizzazioni: secondo una delle tradizioni più note nel 1537, in occasione della visita di Carlo V le monache addobbarono gli aranci del loro florido giardino con frutti succosi e colorati a base di pasta reale. Lo scopo era quello di abbellire gli alberi sprovvisti in quel momento di frutti a causa della stagione in cui avvenne la visita. Questa tuttavia non è l’unica versione dell’origine di queste sculture dolci. Secondo un’altra storia le suore benedettine del monastero plasmavano precedentemente figure di angioletti e cuori della madonna. L’arte delle figure di spirito religioso in pasta reale divenne più profana e copia di elementi reali solo in epoca barocca e al di fuori delle mura del convento.
Quando si prepara
In Sicilia la frutta Martorana si prepara tradizionalmente in occasione della Festività dei Morti dedicata alla commemorazione dei defunti. Il 2 novembre è una data vissuta con intensità e diversi riti in tutta la Sicilia: i bambini che si sono comportati bene ricevono anche dei doni e dolci da parte delle anime dei defunti. A Palermo e a Catania si organizza anche la “Fiera dei morti” e per la prima volta quest’anno anche a Scicli.


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