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La marcia funebre di Ispica per ricordare un pomeriggio di dolore

Come nacque la marcia funebre "Pomeriggio di dolore"

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/24-03-2024/la-marcia-funebre-di-ispica-per-ricordare-un-pomeriggio-di-dolore-500.jpg La marcia funebre di Ispica per ricordare un pomeriggio di dolore


Ispica - Era il pomeriggio del 27 febbraio 1974 quando una triste ed inaspettata notizia sconvolse la quiete quasi primaverile dell'allora paese di Ispica. In un tragico incidente stradale, occorso sulla vecchia via Elorina, persero la vita, lo stimato ed amato medico di famiglia, dr. Giovanni Gilotta ed il cav. Giuseppe Iozzia, ex direttore dell'ufficio di collocamento. Entrambe persone note e rispettate nel paese di Ispica. In quell'incidente stradale, si salvò - tra gli altri - il piccolo nipotino dello Iozzia.

Correva l'anno 1978, quando il maestro Francesco Iozzia compone in memoria di quel tragico incidente in cui perse la vita il padre e fu coinvolto il figlio, la marcia funebre "Pomeriggio di dolore". Sin dalla sua scrittura, la marcia sarà sempre eseguita dalla Banda Musicale Città di Ispica, come seconda marcia dopo il "Cristo alla colonna" durante il giovedi santo all'uscita dell'omonimo simulacro. Nella partitura della marcia sono riportate, ed in alcuni punti esaltati, il rullio dei motori, lo schianto, le note di dolore, il pianto.

Sabato scorso, 23 marzo 2024, il nipote, maestro Giuseppe Iozzia assieme alla Orchestra di fiati Santa Cecilia hanno dato luogo all'evento che ha voluto ricordare il 50° anniversario di quel tragico episodio che ispirò la composizione dell'elegia funebre. Con il patrocinio della Città di Ispica, la presenza del Sindaco Innocenzo Leontini e la sentita partecipazione di un numeroso ed attento pubblico, si è svolto nell'ex Mercato Comunale il concerto per banda. Sono state eseguite le marce: del maestro Giuseppe Bellisario, il "Cristo alla colonna"; di Giovanni La Rocca, il "Cristo alla croce"; del maestro Vincenzo Monaca, "Signora Teresa"; del maestro Gianluca Lucenti, "Salva me"; ed appunto, del maestro Francesco Iozzia, "Pomeriggio di dolore".
L'esecuzione musicale è stata accompagnata dagli scritti toccanti del poeta dialettale Giuseppe Galfo e recitati da lui stesso e da Luisa Gennaro.


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