Attualità Priolo

La necropoli di Thapsos a Priolo, un VIDEOreportage

E’ la piccola penisola di Magnisi

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/10-09-2022/la-necrepoli-di-thapsos-a-priolo-un-videoreportage-500.jpg La necropoli di Thapsos a Priolo, un VIDEOreportage


Peiolo Gargallo - Thapsos è uno dei più importanti siti protostorici siciliani. È il centro eponimo per la cosiddetta Cultura di Thapsos che in Sicilia orientale identifica la media età del bronzo (XV-XIII sec. a. C.). E’ la piccola penisola di Magnisi che, grazie alla sua posizione strategica e alla possibilità di sfruttare i due approdi a nord e a sud dell’istmo, ha accolto questo importante insediamento umano e centro di fiorenti commerci.

I materiali provenienti dagli scavi archeologici comprendono, oltre alla tipica ceramica grigia decorata a motivi incisi prodotta localmente, ceramiche importate da Cipro, Malta e Micene, che testimoniano l’ampiezza dei contatti che il centro commerciale di Thapsos intratteneva con i maggiori empori soprattutto del Mediterraneo orientale. Tucidide, oltre a tramandarci il nome Thapsos con cui i Greci conoscevano la penisola, riporta che qui soggiornarono i Megaresi prima di fondare Megara Hyblea (728/7 a. C.). Più tardi anche gli Ateniesi, in guerra contro Siracusa (415-413 a. C.), avrebbero utilizzato l’approdo di Thapsos e fortificato l’istmo. Nella prima fase di vita dell'insediamento (fine XV-XIV sec. a.C.) le strutture abitative sono costituite da capanne, in genere di forma circolare-del diametro medio di m 5-, delimitate da muretti - larghi m 0,50-60- costruiti con due paramenti di piccoli blocchi di calcare appena sbozzati e un riempimento interno di pietre e terriccio . Il tetto, conico, di paglia e argilla, era sostenuto da travi e da un circolo di pali.

Nella sua seconda fase di vita (XIII-XII sec. a.C) l'abitato è contraddistinto da autentici organismi architettonici: si tratta di complessi edilizi formati da ambienti rettangolari disposti intorno ad un cortile centrale pavimentato con ciottoli e talvolta fornito di pozzo (chiare le ascendenze egeo-micenee). I nuclei abitativi sono serviti da strade che fanno intravedere un sorprendente criterio distributivo di tipo protourbano. Nell'ultima fase (XI-IX sec. a.C.) l'insediamento è costituito da capanne irregolarmente quadrangolari, distribuite senza alcun apparente criterio organizzativo. Le necropoli sono dislocate in tre aree: a nord-est- fra la zona del faro e la costa-, a est della torre Magnisi e nella zona sud della penisola. Le tombe sono scavate nella roccia e possono avere due tipologie di ingressi: a pozzetto verticale, sul pianoro, e a dromos, lungo la falesia sul mare. Le celle all'interno sono a pianta sub circolare, con soffitto piano o ogivale a tholos (di tradizione micenea).


© Riproduzione riservata