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La pasta a fuoco spento, il "metodo Parisi" spopola sul web

Il fisico e accademico italiano vincitore del più prestigioso dei premi nel 2021 ha infatti condiviso sulla sua pagina Facebook un suggerimento che gira da tempo in rete e che – in effetti – permette di risparmiare energia o gas.

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/04-09-2022/la-pasta-a-fuoco-spento-il-metodo-parisi-spopola-sul-web-500.jpg La pasta a fuoco spento, il "metodo Parisi" spopola sul web


Risparmiare è la parola d’ordine in questo momento e come sempre l’aiuto ci arriva dalle nostre nonne
Sarà un autunno difficile, questo è certo, e non solo per i ristoratori che già lanciano l’allarme del caro bollette. Il caro energia però si abbatterà sulle famiglie, ed è il caso di correre ai ripari, magari seguendo il trucchetto suggerito dal Premio Nobel Giorgio Parisi per cuocere la pasta con il gas spento.
Intanto il “metodo” Parisi così ribattezzando spopola sul web
In questi giorni sui social viene continuamente ricondiviso da Giorgio Parisi, premio Nobel un post che ha fatto e fa ancora molto discutere sul come cuocere la pasta “a fuoco spento” è diventato un vero e proprio tormentone.
Il fisico e accademico italiano vincitore del più prestigioso dei premi nel 2021 ha infatti condiviso sulla sua pagina Facebook un suggerimento che gira da tempo in rete e che – in effetti – permette di risparmiare energia o gas.
Si tratta di far cuocere la pasta spegnendo il fuoco un paio di minuti prima di terminare la cottura, e conservando il calore accumulato tenendo la pentola coperta. Basterà leggere i tempi di cottura sulla confezione per regolarsi.


Chi ci ha provato – sostiene “la Rete” – è rimasto soddisfatto del risultato e sono anche in tanti.
“La cosa più importante è tenere il COPERCHIO sempre”, suggerisce ancora il professor Parisi sui social. “Il calore si perde moltissimo per evaporazione. Dopo che bolle la pasta io metto il gas al minimo, minimo, in maniera che bolla bassissimo senza consumare gas. Si può anche provare a spegnere, come suggerito da questo post, che non è mio ma di Alessandro Busiri Vici e che ho semplicemente rilanciato. Ovviamente in questo modo si consuma ancora di meno e penso che la pasta si cuocia lo stesso. In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi.
Il coperchio è fondamentale”.
Quindi come suggerisce il Premio Nobel, “lasciamola cuocere nel suo brodo”.

Io aggiungo un altro consiglio.
Per lavare i piatti con l’acqua della pasta, e sfruttarne a pieno le proprietà, si può procedere per gradi. Una prima cosa da fare è mettere in ammollo i piatti nell’acqua della pasta ancora calda: a questo punto lo sporco più incisivo andrà via in modo naturale, e il lavoro della lavastoviglie sarà meno faticoso e meno costoso in termini di consumi di corrente. Chi invece lava i piatti a mano, può usare direttamente l’acqua per cuocere la pasta passandola su piatti e stoviglie e, soltanto se fosse necessario, aggiungervi un tocco di detersivo naturale.


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