Vittoria - Mai più zone gialle, arancioni o rosse in Sicilia, assicura Ruggero Razza. Del resto, come abbiamo fatto notare già alcuni giorni fa su Ragusanews, possono essere istituite d’ora in poi solo in caso di sforamento dei posti letto Covid: il nuovo parametro che decide i colori, al posto dei contagi. Cosa inventarsi allora per frenare l’infezione che sta dilagando in aree come il Ragusano, che ieri da solo ha fatto registrare 235 nuovi casi? L’idea dell’assessore alla Salute è intanto quella di cambiare nome ai lockdown: non zone rosse ma “aree di contenimento, con restrizioni più o meno forti a seconda del rischio epidemiologico calcolato - oltre che sul numero di contagiati e ricoverati - anche su quello dei vaccinati».
Quest’ultimo passaggio rappresenta la vera novità, aggiungendo un nuovo criterio al tasso di saturazione ospedaliera, che è difficilmente ritagliabile a livello comunale giacché i pazienti gravi vengono spesso smistati in altri centri o nei capoluoghi. La quantità di residenti vaccinati o meno - fatta salva la loro identità, e quindi la privacy di ciascuno - è invece un dato preciso, sempre aggiornato e già in possesso delle Asp. D’altronde l’emergenza, in questo momento, è determinata da loro: ha senso ed è logico quindi circoscrivere le aree a rischio a quei territori che hanno più soggetti scoperti ed esposti al pericolo di sviluppare i sintomi gravi del Coronavirus.
Una mossa che, come il green pass, potrebbe sortire l’effetto di spingere i paesani recalcitranti agli hub, per non costringere alla chiusura l’intera comunità in cui vivono. La lotta si è spostata dal virus ai no vax, formidabili alleati della malattia che, grazie a loro, può sperare ancora di sopravvivere. «Se un comune ha più del 70% di immunizzati - concorda il Cts siciliano -, non ha senso inasprire le regole anche se i contagi aumentano. Viceversa, se solo il 35% è immunizzato e i positivi crescono, allora bisogna provvedere». Ma come? Il rischio, a quel punto, è che in città si scateni la caccia al non vaccinato.
Ad esempio Gela e Favara, rosse fino a pochi giorni fa, potrebbero tornare in questa nuova "zona" ancora da battezzare, con limitazioni ad hoc. Rapportando gli attuali positivi ai vaccinati la prima conta oltre 600 contagi su poco più del 55% di cittadini immunizzati, mentre la seconda 245 sul 65%. Nel mirino finirebbero anche Vittoria e Santa Croce Camerina: Vittoria conta infatti 400 casi e circa il 55% di immunizzati, Santa Croce 135 e 58%. Resta solo da decidere la relazione percentuale tra le due grandezze e il tipo di restrizioni che farebbero scattare. Razza comunica che le nuove regole saranno indicate in «un documento pronto a breve».