Attualità Prova su strada

Land Rover Defender, più di un fuoristrada, più di un Suv. FOTO

Abbiamo provato la Defender 110, 240 cavalli, SE. L'auto si trova presso la concessionaria Sergio Tumino di Ragusa



Chi sale per la prima volta sul nuovo Defender 2020 si sentirà come un elefante in una cristalleria. Le dimensioni dell’auto (cinque metri e un centimetro di lunghezza, un metro e 97 centimetri di altezza, due metri e 20 di larghezza, inclusi gli specchietti) e la circostanza di sedere a una imbarazzante altezza da terra, fanno dell’esperienza Defender qualcosa di unico e di mai provato per qualsiasi automobilista.
Prima avvertenza: abituatevi agli occhi strabuzzati di chi vi incrocia, e fra tutti i più brillanti saranno quelli dei proprietari di altre Land Rover.
Seconda avvertenza, per chi ama il fuoristrada duro e puro del vecchio Defender, che ha fatto 68 anni di onorata carriera: questa auto è destinata a diventare iconica. E’ più di un fuoristrada, è più di una ammiraglia, è più di un’auto di lusso, è più di un Suv. E’ uno status.
Quanto al design, il Defender ha forme antiche declinate in attitudini moderne, linee spigolose virtualmente ingentilite.
Veniamo all’auto in prova, concessaci dalla concessionaria Land Rover Sergio Tumino di Ragusa, un Land Rover Defender 240 SE, duemila di cilindrata, biturbodiesel da 240 cavalli, 8 marce, automatico, 2400 chili di peso. La versione è la 110, più lunga quindi, più imponente rispetto alla versione 90, più corta appunto, anche se il passo, a dispetto del numero 110, non è di 110 pollici ma è cresciuto a 119 pollici!
A dispetto di un pregiudizio che vuole almeno un tre litri su questo tipo di auto, il menage fra motorizzazione e massa è riuscito. A proposito dell’elefante nella cristalleria, dopo le prime ore alla guida vi accorgerete che l’auto è persino agile, e che molte remore sono solo di pregiudizio da parte di chi non è abituato all’idea di un veicolo così imponente.

Si sale a bordo grazie a generose maniglie laterali e la prima cosa che balza agli occhi è la sequenza di fixing, viti di fissaggio a vista, a rimarcare uno spirito spartano dell’auto, e la quantità di prese di ogni genere, davanti e dietro, Usb, 12 volt e persino da 180 w nel bagagliaio.
Accendi il quadro e scorre, aprendosi, il tetto trasparente. L’auto acquista luce, ci si sente su un transatlantico e il primo impatto è con un volante che in nulla somiglia alle altre Land Rover. Il taglio delle razze secco a forma di X, vi dice subito che non siete su una Land Rover precedente, ma sul nuovo Defender. I tasti sono fisici per il clima e la dinamica di guida, e anche questo è un ancoraggio al concetto di auto pronta all’avventura. Detto questo, c’è un touch screen centrale da 10,2 pollici che oltre al navigatore, all’Apple Car Play e a migliaia di informazioni, vi fornisce anche le quote dell’auto, e la strumentazione digitale di fronte al guidatore contenuta in uno schermo di 12,3 pollici le cui funzioni si attivano dai tasti multifunzione sulla razza sinistra del volante, retroilluminati.
Per gestire in sicurezza la vettura vi soccorrono le telecamere perimetrali che cinturano l’auto rendendo visibile lo spazio circostante, mentre si è rivelato utilissimo il pacchetto Driver Assist che avverte di un improvviso ostacolo posteriore in fase di retromarcia (soprattutto se doveste avere le telecamere sporche per la pioggia) e il monitoraggio degli angoli ciechi.
La frenata di emergenza è invece di serie.

Al bagagliaio si accede attraverso il portellone incernierato sulla destra che porta la ruota di scorta in bella vista. La soglia di carico è alta 82 centimetri da terra, ma grazie a due tasti ubicati sulla parte sinistra del vano bagagli è possibile abbassare l’auto per favorire il carico bagagli.
Il divano posteriore è abbattibile e permette di creare un fondo piatto utilissimo per chi dovesse fare un trasloco. Al prezzo di 918 euro potete chiedere il sesto posto collocato fra i due passeggeri anteriori, oppure potete chiedere la terza fila, per il sesto e il settimo passeggero, a 1357 euro.
Impressionante la quantità di vani portaoggetti dove poter riporre di tutto, per non dire dell’interno del bracciolo che volendo può essere refrigerato come un vano frigo.
Quanto al confort di guida è superlativo. Nulla che faccia pensare al vecchio Defender. Le sospensioni sono a molle pneumatiche a controllo elettronico, hanno un’escursione massima di 145 millimetri, i cerchi sono da 20 pollici, e l’auto riesce a guadare in fuoristrada corsi d’acqua alti 90 centimetri. Il Terrain Response di serie comprende specifiche mappe, come erba, ghiaia, neve, fango, solchi, sabbia, arrampicata e guado.
L’auto prodotta, come detto, in versione 90 e 110, si articola negli allestimenti S, SE, HSE, First Edition, Web Edition, X. Tali versioni possono essere arricchite con i pacchetti Explorer, Adventure, Country, e infine Urban. Si può richiedere il portattrezzi laterale e la scaletta. Costano 800 euro l’uno, ma rendono il Defender irrimediabilmente unico.

Foto di Luigi Nifosì

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