Ragusa - La squadra navale russa ha superato il Canale di Sicilia e prosegue il suo viaggio verso il Mediterraneo orientale. I satelliti l’hanno fotografata ieri tra Sicilia e Malta, in pratica proprio davanti alla costa ragusana. Ma non ci resterà molto. La flotta è già in avvicinamento verso la Grecia, seguita dalla fregata Hansen: un’unità norvegese che è la vedetta avanzata della task force guidata dalla portaerei americana Truman. Un modo per dire ai russi: “Ci siamo anche noi”.
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Anche l’Italia sta a guardare: ieri s’è alzato in volo il Gulfstream Caew dell’Aereonautica militare - il radar volante più avanzato del mondo, costato mezzo miliardo di euro - in missione di intelligence per conto della Nato. L’Alleanza atlantica vuole capire non solo se la flotta intende dirottare verso il Mar Nero, per rinforzare l’assedio intorno all’Ucraina, ma anche se sia scortata dai cosiddetti Kilo: i sottomarini silenziosi di ultima generazione, armati di missili a lungo raggio e in grado di sfuggire ai sonar. È solo l’antipasto di quello che accadrà nei prossimi giorni.
Dalla Francia è salpata la portaerei Charles De Gaulle scortata da un caccia, due fregate e un sottomarino nucleare: da sabato si unirà alla Truman, all’italiana Cavour e alle altre navi militari per un “wargame” programmato nella stessa area dove si stanno dirigendo le forze del Cremlino, successivo a quello in corso nello Ionio e di cui vediamo un altro filmato allegato in coda, girato da una testata calabrese. Per una settimana nel Mediterraneo ci saranno quasi 30 delle navi da guerra più moderne e potenti, con dozzine di aerei ed elicotteri. Una duplice prova di forza Mosca-Washington come non si era mai vista, neppure ai tempi della guerra fredda.