Palermo - «Puzzano tutti di fogna », racconta uno che non riesce più ad avvicinarsi ai parenti; «Sento odore di fumo dappertutto» dice un altro che si sveglia di notte pensando che la casa stia andando a fuoco. A questo punto meglio chi non avverte più odori per niente: «Da un anno non sento né odori né sapori, non so più nemmeno dosare il sale della pasta» afferma un altro ancora che, guarito da tempo dal Covid, non ha ancora recuperato gusto e olfatto. Si tratta, come per la caduta di capelli, di uno degli strascichi a lungo termine più noti dell’infezione: si stima che fra i primi 300mila siciliani contagiati e ammalati di Coronavirus, il 20% non abbia ancora recuperato pienamente i due sensi, o se li ritrovi come “distorti”.
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Le università di Palermo e Catania hanno aderito a un protocollo di sperimentazione per una cura, rivolta a chi è scampato alla morte pregiudicando però la qualità della vita: una fisioterapia "nasale" che consiste in sniff test con odori di 16 diverse essenze, per valutare il danno; associati alla somministrazione di un farmaco - il Pealut, da assumere due volte al giorno fino a un massimo di tre mesi - che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale. La terapia continua a casa con una stimolazione di 15 minuti, per tre volte al giorno, tramite alcuni stick all’essenza di agrumi, pesca, caffè, pecorino, parmigiano.
Ci lavora, al Policlinico di Palermo, un team di medici diretto dall’otorinolaringoiatra Salvatore Gallina: sono una ventina i pazienti reclutati tra giugno e luglio, e decine di altri sono già in lista d’attesa. «Non sappiamo se e quando un paziente recupererà le sensazioni - avverte l’equipe -, ma è opportuno intervenire prima possibile perché più passa il tempo più si riducono le possibilità», spiega Simone Oliva. I risultati fin qui ottenuti sono promettenti. Per aderire al protocollo basta scrivere all’indirizzo mail naso.orlpa@gmail.com e lasciare i propri recapiti: l’ospedale provvederà a contattare il paziente per fissare la prima visita, tutto a carico del servizio sanitario regionale.