Pozzallo - Luca Ballatore, candidato per Bruxelles con "Stati Uniti d'Europa", quali sono le priorità per la Ue e che cosa va cambiato?
“Tutto il mondo è sotto scacco a causa della guerra in diversi luoghi e l'Europa deve essere più protagonista. Serve più decisione nell'affrontare le grandi sfide geopolitiche mondiali. Finché considereremo le elezioni Europee solo un sondaggio sui partiti nazionali nulla cambierà mai. Serve cambiare mentalità: gli altri mettono sui simboli i cognomi, noi di Stati Uniti d'Europa mettiamo il nostro sogno, un orizzonte per i nostri figli. Gli Stati Uniti d'Europa sono un obiettivo per il quale vale la pena di fare fatica e un progetto per cui vale la pena di votare”.
Quali sono gli obiettivi della vostra lista per queste elezioni Europee?
"La nostra lista è la vera novità di queste elezioni. L'obiettivo è superare il 4%. Siamo attestati ad una quota superiore al 5,5% ma potremo fare meglio. Tutto sta nella volontà dell’elettore e nella sua voglia di cambiamento".
A chi si rivolge la vostra lista?
“Ci rivolgiamo alla gente libera dagli schemi di partito, la quale condividerà un progetto di unificazione europea. Non ci mettiamo in competizione con altri, ma siamo molto sicuri di ciò che stiamo costruendo. Un progetto serio, a lunga scadenza, siamo giovani nell’età ma soprattutto nello spirito”.
C’è chi parla di più Italia e meno Europa. Cosa pensa di questo pensiero politico?
“Sorrido. Si candidano alle Europee, chiedendo il voto per le elezioni Europee, ma non è l’Europa la stella polare che intendono seguire. Mi dica lei che senso ha? E’ un controsenso in termini. La confusione regna sovrana nelle menti di queste persone. Consegnare il voto a queste persone, con tutto il rispetto, significa fare autogol. Da Bruxelles parte ogni finanziamento, i fondi del Pnrr provengono da Bruxelles. Spero che gli elettori siano più coerenti rispetto a certi politici”.
Un’ultima domanda. Il suo slogan per queste elezioni guarda con interesse al Mediterraneo. Un’area che potrebbe dare tanto ma che richiama sottosviluppi e mancanze.
“Ha perfettamente ragione. L’Europa per me non è mai stata solo un’entità burocratica, un Parlamento e delle istituzioni distanti dalle realtà nazionali. Per me è ancora di più oggi un’esperienza concreta di scambio di vite e culture, che ha creato in me come in molti altri giovani che la abitano, un senso molto forte di cittadinanza europea. Il Mediterraneo, poi, è un’area “vergine”, con mille progetti che potrebbero realizzarsi solo se ci fosse la volontà di realizzarli. Chiedo il voto non solo per il cambiamento, ma anche perché ci sono tantissime cose da fare”.