Varese - Memo Remigi ha perso la sua adorata moglie, Lucia Russo, martedì 12 gennaio alle 19, nella loro casa di Varese, a 81 anni, dopo una lunga battaglia contro la malattia. L’autore del brano «Innamorati a Milano» ha voluto ricordare così l’adorata moglie, sul quotidiano «La Prealpina» e su varesenews : «Ci siamo innamorati a Milano e non abbiamo mai smesso. Le devo tantissimo, compreso il fatto di essere diventato felicemente varesino. Ci siamo conosciuti da ragazzi e sposati nel 1966. Avevamo la stessa età, abbiamo sempre condiviso tutto. Credo sia facile comprendere cosa provo ora: è un dolore indescrivibile».
«Da uomo razionale - spiega il cantante, ultimamente presente come ospite fisso nel programma “Propaganda Live”, il venerdì sera su La7 - non posso dire che questo addio sia arrivato inatteso, ma non si è mai davvero preparati a tali tragedie e sogno e spero che Lucia torni presto per colmare il vuoto enorme che ha lasciato. In ogni caso, sono sicuro che lei mi pensa come io penso a lei e che un giorno noi due ci ritroveremo per riprendere il cammino insieme». Una storia d’amore intensa, partita da lontano: «Ci siamo conosciuti su un campo di golf: io persi la partita ma soffiai questa favolosa ragazza al mio avversario». E Memo iniziò ad andare da Como, in treno, sempre più spesso («diciamo pure tutti i giorni») da Lucia, a Milano, fino a quando non scelsero di vivere insieme nella grande città: «La canzone “Innamorati a Milano” è nata pensando a noi due». Nel 2005 il trasferimento a Varese, vissuto dalla coppia - che ha un figlio, Stefano, da tempo a Monza - con grande entusiasmo. Memo accettò di buon grado il trasferimento: «Quando abbiamo deciso di lasciare Milano, è stata lei a farmi scoprire le bellezze di Varese».
«Ringrazio tutti per l’affettuosa partecipazione al mio dolore – ha scritto l’artista su Facebook --. Lei ha raggiunto un magnifico posto per una lunga e meritata vacanza e, se non dovesse ritornare presto, vorrà dire che prima o poi la raggiungerò anch’io, in quanto, per adesso, ho ancora molte cosa da fare!».