Sono diversi gli atenei internazionali che hanno collaborato al progetto Mount Etna svoltosi presso la sede del Parco a Nicolosi. Tra questi figurano quelli di Catania, Palermo, Napoli, Madrid, Barcellona e Smirne, mentre le figure interpellate annoverano geologi, archeologi e vulcanologi. L'obiettivo è collaborare per un ampio progetto di tutela del paesaggio dominato dalla pietra vulcanica, quindi esplorare nuovi scenari per la salvaguardia dei luoghi, per la riqualificazione dei ruderi e per la valorizzazione del sottosuolo archeologico.
Dai banchi di scuola alla tesi di laurea
I progetti universitari dedicati alla tutela paesaggistica rivestono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio culturale. Attraverso progetti innovativi come quello che riguarda la zona etnea, anche gli studenti universitari vengono spesso coinvolti nella protezione del territorio, con l'obiettivo di sensibilizzare la società circa l'importanza della ricerca, della riqualificazione e della sostenibilità. Parallelamente, il percorso universitario rappresenta una preziosa opportunità di crescita personale e professionale. La tesi di laurea, in particolare, è il culmine di anni di studio, impegno e passione: un traguardo che racchiude un bagaglio enorme di conoscenze acquisite e capacità sviluppate. Per valorizzare al meglio tanto lavoro, la scelta della stampa è un momento cruciale. BachelorPrint si distingue come un servizio di stampa tesi efficace ed economico, in grado di garantire una qualità elevata e un servizio di consegna rapidissimo, indipendentemente dalla zona geografica in cui si vive. Grazie a un'ampia gamma di opzioni di rilegatura e a un processo di selezione online intuitivo, BachelorPrint offre a migliaia di studenti la possibilità di ottenere una tesi professionale a un prezzo più che vantaggioso, contribuendo a rendere questo momento ancora più speciale.
Il progetto Mount Etna punta a sviluppare un nuovo modello di riqualificazione
"Mount Etna. Abitare il vulcano, memorie, tecniche, natura" è un laboratorio di ricerca promosso dall'Ente Parco dell'Etna in collaborazione con l'Archeoclub d'Italia e patrocinato dall'Assessorato del Territorio e dell'Ambiente della Regione Sicilia. L'obiettivo, ha spiegato l'architetto Francesco Finocchiaro, Direttore del Dipartimento Architettura e Paesaggi dell'Archeoclub, è sviluppare un modello innovativo di riqualificazione territoriale, che verta sulla fruizione dei ruderi situati nella zona etnea. Il progetto prevede il perseguimento di un'antropizzazione rispettosa del vulcano e, al contempo, dei principi che fanno capo all'UNESCO. Protagonista, ovviamente, sarà anche il paesaggio circostante, dominato dalla pietra vulcanica. Il programma, infatti, terrà conto dei luoghi, delle loro caratteristiche e della loro storia per sviluppare nuove modalità costruttive, possibili grazie a un uso consapevole dei materiali. I vincoli presenti sono tanti, essendo l'Etna protetto dall'UNESCO e dall'omonimo parco nazionale. Il programma partirà dalla pietra naturale, il materiale più sostenibile in assoluto, con l'obiettivo di esplorare il suo uso nella ricostruzione del paesaggio antropico, tra case, recinti, sentieri, rifugi e chiese. Per trasformare in realtà quanto detto, Archeoclub d'Italia ha messo e continuerà a mettere in campo idee e progetti innovativi, cercando di realizzare un'importante rete tra istituzioni e mondo accademico. Insomma, in Sicilia sta nascendo un modello che mira a valorizzare le pietre identitarie, pronto ad essere esportato nel resto d'Italia e non solo, allo scopo di recuperare il paesaggio esistente e integrarlo alla perfezione con i manufatti antichi e moderni.