Ragusa - Nella mattinata di sabato 8 febbraio, il gruppo diocesano Movimento Apostolico Ciechi (MAC) di Ragusa, nell’ambito delle sue iniziative volte all’inclusione sociale delle persone con disabilità, ha visitato il Museo civico “L’Italia in Africa”, sito a Ragusa nel Palazzo Comunale con ingresso da via San Giuseppe. Il Gruppo MAC, è stato guidato nella visita dal socio Mario Nobile, storico e fondatore del museo, che ne ha descritto in maniera sintetica, ma in alcuni casi, altrettanto analitica, il contenuto di notevole valore storico proveniente dalla sua collezione privata. Il Museo è articolato in quattro sale denominate Eritrea, Etiopia, Libia e Somalia, secondo le quattro Colonie dell’Italia in Africa dal 1885 al 1960.
Il Museo raccoglie circa 170 reperti, distinti in 56 divise militari su manichini, documenti storici originali e oggetti di vita quotidiana dell’epoca, acquisiti dallo storico Nobile nel corso di oltre 35 anni di ricerche. Nel corso della visita si sono apprese anche notizie sui modi di vivere degli italiani e delle loro relazioni di convivenza e amicizia con le popolazioni indigene, nei quali, alcuni soci hanno trovato conferma dei racconti di loro familiari che avevano vissuto in quei territori.
Tutto il gruppo Mac, di cui alcuni non vedenti, ha avuto modo di apprezzare il notevole valore storico del Museo e di ritenere necessario che venga valorizzato ancora più di quanto finora non sia stato fatto nei confronti delle persone con disabilità, realizzando percorsi accessibili senza barriere sensoriali e /o intellettive, con strumenti e ausili innovativi che consentano a tutti la fruizione del patrimonio museale e di sperimentare visite inclusive nel rispetto delle capacità e degli interessi di ciascuno. La presidente Chiarina Corallo infine nel ringraziare l’amico Mario Nobile per l’accoglienza e la chiarezza espositiva del contenuto museale, a nome di tutto il gruppo e nell’ottica di una sempre maggiore accessibilità da parte di chiunque, ha suggerito la realizzazione di un video-documentario al fine di tramandare alle future generazioni il notevole lavoro svolto.