Ragusa - Da domani, sabato 18 dicembre, salgono a 8 i piccoli comuni siciliani in zona arancione: le 5 new entry di ieri sera ci resteranno fino a lunedì 27, dopo Santo Stefano: 17 ricoveri in più tra terapie intensive e ordinarie e positivi giornalieri di nuove oltre quota 1000, nel bollettino di ieri, metà dei quali tra i 6 e 13 anni. Ma ormai fa il tampone solo chi sta male ed è certo che, in numeri assoluti, i nuovi contagi regionali siano molti di più: sono stati solo 31.600, infatti, i tamponi eseguiti giovedì sull’Isola a fronte dei quasi 163mila eseguiti - ad esempio - in Lombardia, i 124mila del Veneto o i 66mila test del Piemonte.
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Il tasso di positività è al 4,3% contro il 6,3 nazionale. Non sono ancora cifre da area gialla ma, alla luce delle imminenti feste e rimpatriate natalizie e dell’inscalfibile scoglio no vax, il bianco scenario d’inizio 2022 inizia a essere in bilico. L’incidenza media di casi settimanali è a 127 ogni 100mila abitanti: rianimazioni (6%) e area medica (13%) reggono, ma sono a solo qualche punto percentuale dai rispettivi tetti del 10 e 15%. Sulla mappa Ecdc aggiornata (foto allegata), la Sicilia è diventata rossa come quasi tutta Italia. Intanto, dalla prossima settimana anche Veneto, Liguria e Trentino vanno a fare compagnia in giallo a Calabria, Friuli e provincia autonoma di Bolzano.