Angela Chianello, la signora di Mondello diventata famosa per la frase "Non ce n'è Coviddi" pronunciata quest’estate, è diventata una influencer con 172 mila follower solo su Instagram, senza contare gli altri social, grazie soprattutto alle numerose comparsate nel salotto di Barbara D'Urso su Canale5. Tanto che ha appena inciso un brano intitolato "Non ce n'è, non ce n'è", il cui videoclip è stato girato domenica proprio sulla spiaggia palermitana di Mondello, con una ventina di persone rigorosamente senza mascherina nè distanziamento.
News Correlate
La videoclip - con la signora che canta e balla “Non c'è n'è” vestita di pailettes e a bordo di una limousine - dovrebbe uscire oggi, martedì 10 novembre, su YouTube, ma sono bastate le anticipazioni per scatenare minacce e insulti a proposito dell’idea di scrivere una canzone del genere in un periodo tanto drammatico: «Ti auguro di cantare questa canzone su un letto in terapia intensiva con un casco per respirare, non penso ci riuscirai»; «Maledetta vergognati, fai ironia su migliaia di morti»; «Io non devo uscire per tutelare personaggi come questo?»; «Questa cretina non rappresenta i palermitani».
Ma lo show all’aperto, che domenica scorsa alle 7 ha radunato una ventina di persone sul lungomare a ballare e cantare senza mascherina, è costato caro alla donna, indagata ora dalla Questura per occupazione abusiva di area demaniale marittima in concessione, in assenza della licenza di pubblica sicurezza e agibilità dei luoghi, nonché violazione delle norme anticontagio.
Lei, per nulla pentita o intimorita, replica: «Grazie a tutti i miei fan, a chi mi ama ma anche a chi non mi ama. Io continuerò così». Davanti al dio denaro e al deserto morale, non c’è ragione o buon senso che tenga. Anche se, più che con Angela Chianello, bisognerebbe prendersela con chi ha avuto l’idea: molto probabilmente qualche manager discografico, altrettanto privo di scrupoli, che ha sfruttato l’imprevista popolarità della donna per arricchirsi, facendone una popstar per un giorno.