Roma - A termine delle udienze previste questa mattina, papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli «per alcuni necessari accertamenti diagnostici e per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tutt’ora in corso». Lo ha fatto sapere la Sala Stampa Vaticana con una comunicazione ai giornalisti.
Le udienze previste oggi si sono tutte svolte regolarmente nell'ufficio privato del Pontefice in Casa Santa Marta. In particolare Francesco ha incontrato il cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, Robert Fico, primo ministro della Repubblica Slovacca, Mark Thompson, presidente e amministratore delegato della CNN, e i membri della Fondazione “Gaudium et Spes”.
La patologia respiratoria del Papa lo ha costretto da una settimana, esattamente da venerdì 7 febbraio, a spostare le udienze in Casa Santa Marta per evitare gli spostamenti verso il Palazzo Apostolico. Nessun appuntamento è saltato in questi giorni, nemmeno la Messa in piazza San Pietro, domenica scorsa, per il Giubileo delle forze armate, di polizia e di sicurezza, durante la quale, però, Bergoglio è riuscito a leggere solo parte dell'omelia a causa delle difficoltà.
Mercoledì la meditazione all'udienza generale è stata letta da un collaboratore e il Papa, però, ha comunque pronunciato la sintesi in spagnolo e i saluti in italiano.
La salute del Pontefice è sotto costante controllo, anche relativamente ad alcuni infortuni accaduti di recente. A metà gennaio c'era stato un piccolo incidente domestico: in Casa Santa Marta, Begoglio era caduto e aveva riportato una contusione all'avambraccio destro. L'infortunio non aveva provocato fratture ma il braccio era stato comunque immobilizzato, in «via cautelativa» e l'attività era proseguita normalmente.
A dicembre, inoltre, papa Francesco era stato vittima di un incidente simile: al Concistoro per la creazione dei nuovi cardinali, infatti, mostrava un evidente livido sotto al mento, causato, secondo quanto specificato poi dal direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, dal fatto di aver colpito il comodino. In quell'occasione, come ha raccontato Ewtn.it, il Pontefice aveva scherzato con il cardinale Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre (Brasile), che gli aveva chiesto cosa era successo: «La sua risposta - riporta lo stesso porporato -: "Sai cos’è stato? Un vescovo voleva diventare cardinale. Non l’ho nominato e mi ha dato un pugno"». Piccoli incidenti di percorso, insomma, per la salute del Pontefice, che, comunque, è costantemente monitorato: sempre a dicembre, ad esempio, a causa di un raffreddore era stato scelto di tenerlo al caldo. Per l'Angelus del 22 dicembre, pochi giorni prima dell'apertura del Giubileo, Bergoglio si è collegato con la piazza dalla cappella di Casa Santa Marta. Nei giorni successivi, comunque, il Papa aveva partecipato a tutti gli appuntamenti del fitto calendario natalizio.