Ragusa - Natale con i tuoi, e Pasqua pure. In gran parte del Paese la situazione è tornata o sta rapidamente tornando esattamente a un anno fa, quando passammo la primavera barricati in casa. L’effetto lockdown delle feste natalizie s’è già dissolto e il ministero della Salute vuole tornare a quelle misure vigenti in tutta Italia a cavallo tra dicembre e gennaio scorsi: rosso nei festivi e prefestivi, più l’innalzamento dell’asticella del minimo comun denominatore dei divieti. Roberto Speranza firmerà oggi le ordinanze sui colori che entrare in vigore dal 15 marzo, ma gli indici Rt già comunicati dalle regioni consentono fin d’ora di prevedere che - se con l’Rt a 1 si passa in arancione e con 1,25 in rosso - in giallo resteranno di fatto soltanto Sicilia e forse la Valle d’Aosta. Con la Sardegna: l’altra grande Isola torna infatti sotto osservazione per il numero di nuovi contagiati, e potrebbe veder sfumare il suo bianco dopo appena due settimane. Vedono rosso Lombardia, Piemonte, Friuli, Trentino, Marche e l’Emilia Romagna ormai tempestata di red zone locali. Sul filo rosso del rasoio Veneto e Toscana, dove l’Rt è a 1,22 ma gli ospedali sono quasi saturi.
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Anche dove il sistema sanitario non è sotto pressione l’Rt sfora però i parametri, come in Campania (1,7) che sarà confermata nella massima fascia di rischio insieme al Molise. Lazio e Calabria rischiano addirittura di saltare una zona e passare direttamente dal giallo al rosso. Puglia e Liguria si avviano invece verso l’arancione che già colora Umbria e Abruzzo e colorerà probabilmente la Basilicata, unica a poter scalare sul territorio nazionale. In questa situazione potrebbe diventare inutile decretare misure più strette nel fine settimana e l’operatività dell’avvitata alle misure che accompagnano ciascuna fascia, potrebbe slittare di qualche giorno: le nuove regole saranno comunque discusse nel Cdm di stamani e illustrate nel primo pomeriggio dal premier Draghi al centro vaccinale di Fiumicino, in un atteso discorso in cui tra l’altro rassicurerà gli italiani sulla bontà di Astrazeneca. Certi il parametro per l'ingresso automatico in zona rossa delle aree che superano i 250 contagi ogni 100mila abitanti; la proroga del divieto di spostamento extraregionale, in scadenza il 27 marzo; e il nuovo ordine di priorità nel piano vaccinale, in chiave anti-furbetti.
I piatti forti, su cui si prende tempo, sono il coprifuoco taglia-aperitivo e il lockdown nei festivi, almeno nel weekend pasquale, quello a più alto rischio contatti. Nella maggioranza Pd, M5s e Leu si collocano su una linea rigorista; mentre FI, Lega e Iv frenano su nuove restrizioni nazionali generalizzate. Il premier intende però decidere su basi scientifiche, non politiche, e su questo versante anche i dati registrati ieri non sono confortanti nel loro complesso: a livello nazionale continuano a crescere morti, ricoveri e contagi e l’indice di positività è risalito, sfiorando il 7%. Le ordinanze per il passaggio di fascia resteranno in vigore fino al 28 marzo: la settimana successiva tutta Italia sarà blindata per le vacanze di Pasqua, proprio come accaduto a Natale, senza eccezioni. Nei festivi e prefestivi saranno chiusi bar e ristoranti, limitati gli spostamenti, proibiti gli incontri con amici e parenti.