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Patente rinnovata a 100 anni: “Toglietemi tutto, ma non la guida”

Luciano Gulmini ha raggiunto il secolo di vita il 23 agosto. "L’ho rinnovata da poco. Continuerò ad andare al Lido con mia moglie"

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Ravenna - Sono 75 anni che ha la patente. "L’ho presa a 25 anni, per guidare la lambretta". Di anni adesso Luciano Gulmini ne ha cento, compiuti il 23 agosto scorso, e l’ultimo rinnovo della patente è di un mese fa. Validità, per legge, due anni, fino al 2026. "Per il rinnovo sono andato come al solito all’Aci, mi conoscono da tempo, l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e via…E sa che mi hanno anche fatto una piccola festa per i cento anni…A dir la verità avevo qualche timore, la patente a cento anni non è proprio così frequente, invece tutto è andato liscio e non immagina quanto sia felice. Perché così io e Tebe, mia moglie, al pomeriggio possiamo continuare ad andare a Lido Adriano, al bagno Alessandra dove ci sono i nostri amici da sempre. Fa bene respirare l’aria del mare...". 

Già, di centenari alla guida, come dice Gulmini, non ce ne sono tanti anche se il secolo è un traguardo sempre più alla portata di molti: una rapida ricerca in rete ne ha evidenziato solo un altro in tutta la Romagna, a Rimini, cento anni nel gennaio scorso. La prima patente, come si diceva, Luciano Gulmini l’ha conseguita nel 1949, una volta superato il non facile periodo dell’immediato dopoguerra, quando già lavorava per la Cgil. Nei primi mesi del 1945 aveva cominciato con la rimozione delle macerie per poi avere il ruolo di cassiere del sindacato (successivamente lo fu alla Federazione del Pci). "Quando riuscii a tornare a Ravenna, dopo l’8 settembre…ci misi più di un mese a risalire l’Italia da Napoli dove ero marinaio di leva…mi muovevo con il mosquito, poi presi la patente e comperai una lambretta con la quale io e Tebe siamo andati in vacanza in giro in Italia e anche in Europa".

Da quegli anni Cinquanta e fino a non molto tempo fa, Luciano e Tebe (lei da commessa divenne gerente di un negozio di calzature in via Guerrini) hanno collezionato decine di migliaia di chilometri in Europa: in lambretta per una quindicina di anni, poi in auto. "Ricordo che con le due ruote siamo andati più volte a Vienna, Salisburgo, poi in meridione, in Francia, a Lione…e pensi che a quei tempi molte strade erano a fondo battuto…e poi quanta pioggia ci siamo presi! Nei primi anni Sessanta abbiamo comperato la Fiat 500, quella con le portiere controvento e via per le strade dell’Europa, con la tenda, dalla Svizzera alla Germania, all’Austria, ma anche in Jugoslavia, all’epoca c’era il presidente Tito, l’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, a Dubrovnik, Mostar, Sarajevo e in tanti altri posti…paesino per paesino a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, un mese di vacanza all’anno". La moglie, di quattro anni più giovane, lo guarda, gli fa una carezza, ricorda come in Austria da allora abbiano amici: "Spesso vengono a trovarci a Ravenna o ci sentiamo al telefono". L’auto con cui ogni pomeriggio Luciano e Tebe vanno al mare a Lido Adriano è una Lancia Y. "L’abbiamo comperata una trentina d’anni fa, ma come vede sembra nuova anche se è già un’auto storica!"


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