Pozzallo - La Capitaneria di Porto di Pozzallo ha emesso un “avviso di pericolosità” ai fini della “tutela della pubblica incolumità, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare”. Non è il temuto convoglio navale russo a destare allerta, bensì il dispiegamento nel mare ragusano di un sottomarino nucleare della Nato, in immersione fino al 14 febbraio al largo della costa iblea.
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L’alert della Capitaneria non è un’interdizione alla navigazione, ma solo un invito alle imbarcazioni civili a prestare attenzione e a non spaventarsi se dovessero incrociare navi militari. Il sommergibile fa parte della flotta dell’Alleanza atlantica che sta pattugliando le acque territoriali italiane e degli altri stati che si affacciano sul Mediterraneo, con l’ordine di controllare “a vista” il passaggio nel Mediterraneo delle 7 navi da sbarco del Cremlino: attualmente queste sono in navigazione verso il Mar Nero dove, ufficialmente, si congiungeranno con decine di altri mezzi navali di Mosca per un’esercitazione in parallelo con quella Nato davanti alla Grecia.
Per fortuna si tratta, per ora, di una “guerra” più di nervi che di missili: la trincea è in Ucraina, e il Mediterraneo rappresenta solo una seconda linea della crisi Usa-Russia. Un ruolo che ha svolto già in passato e che ci auguriamo tutti non torni a svolgere, dopo la smilitarizzazione delle basi americane di Comiso e Porto Ulisse, sul litorale ispicese, seguita alla caduta del Muro di Berlino.