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Quando finisce il caldo?

Nella prossima settimana dovrebbe fare meno caldo al Nord

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L’Italia sta boccheggiando da settimane per l’anticiclone africano e molti si domandano: quando finirà il caldo?
Guardando il calendario si nota che l’estate (astronomica) è iniziata da solo poco più di un mese, anche se il caldo torrido avvolge l’Italia (e l’Europa) da fine maggio. Per cui la fine dell’estate non è vicina, anzi. Però molti si accontenterebbero anche di un’attenuazione della bolla infuocata, che diventerà nei prossimi anni la caratteristica delle nostri estati. Già domenica locali annuvolamenti, anche intensi, sono possibili in Liguria, tra Piemonte e Lombardia e sull’arco alpino, con occasionali rovesci o brevi temporali soprattutto sui monti del Triveneto. La Protezione civile ha posto, infatti, tutto il Veneto in allerta gialla per temporali.

L’«uscita dal tunnel» può arrivare martedì, quando aria più fresca dal Nord Europa indebolirà lo scudo anticiclonico, ma mescolandosi con l’aria rovente preesistente, potrebbe dare vita a violenti temporali con grandine che, a macchia di leopardo, colpiranno le regioni del Nord, dicono gli esperti di IlMeteo.it. Entro martedì sera alcuni rovesci anche temporaleschi potrebbero spingersi fino all’Emilia Romagna. Proseguirà invece a fare molto caldo al Sud dove probabilmente non si noteranno grandi cambiamenti. Fino a venerdì molti settori del Nord continueranno a rimanere in un contesto di moderata instabilità, specie a ridosso dei rilievi dove specialmente nelle ore più calde saranno possibili temporali in locale sconfinamento anche sulle aree pianeggianti.

Previsioni: a Ferragosto la rottura dell’anticiclone?
Guardando un po’ più in là - tenendo sempre presente che oltre le 72 ore l’indice di probabilità delle previsioni meteorologiche scende in maniera drastica - si può affermare che nella seconda settimana di agosto si potrebbe verificare una rottura dell’anticiclone africano, come spesso avviene intorno a Ferragosto, favorendo l’ingresso di perturbazioni atlantiche. Ma attenzione: lo scontro di masse d’aria fresche con l’aria resa arroventata dalle ultime settimane, e soprattutto passando sopra i nostri mari con temperature di 4-5 gradi sopra la media, potrebbe innescare fenomeni molto violenti con temporali, grandine e trombe d’aria capaci di provocare notevoli danni e alluvioni improvvise difficili da prevedere nella localizzazione precisa.


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