Ragusa - Negli ultimi giorni si è parlato molto dell’esternalizzazione della gestione del Castello di Donnafugata, ma poco si è detto sul contesto politico in cui questa operazione ha avuto origine. Per Gaetano Mauro, consigliere comunale di Generazione, "Ragusa, un tempo città laboriosa e fiore all’occhiello della Sicilia, è ora vittima di una progressiva colonizzazione in settori nevralgici per il suo sviluppo. L’aeroporto di Comiso è diventato un giocattolo per Catania e la Sac, il porto turistico di Marina di Ragusa è finito in mani maltesi, la gestione dell’acqua è stata ceduta a un carrozzone inefficiente. Ora, persino un pezzo della nostra storia, il Castello di Donnafugata, è in pericolo, con un bando opaco che affida la sua gestione a privati per soli 80 euro al giorno".
"Questo bando -prosegue Mauro- rappresenta l’ennesimo atto di abdicazione da parte dell’amministrazione Cassì, che sembra intenzionata a svuotare la centralità di Ragusa e a farla arretrare pericolosamente sul piano turistico e dello sviluppo locale. Ragusa, da città lungamente egemone del panorama locale sia dal punto di vista politico che da quello culturale e città verso l’espansione della propria area d’influenza a terra di conquista. Mi rivolgo al Sindaco Cassì affinché revochi immediatamente questo bando. Non possiamo accettare che la nostra storia e il nostro futuro vengano messi nelle mani di estranei. È il momento di dire basta e di riprendere in mano il destino della nostra città, proteggendo ciò che ci appartiene".