Attualità Rai Tre

Report, Ranucci: «Su Giuli abbiamo un altro caso Boccia»

Ranucci, Report: Un caso simile a quello di Maria Rosaria Boccia, ma con «un ruolo che ha avuto anche Giuli»

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/24-10-2024/report-ranucci-su-giuli-abbiamo-un-altro-caso-boccia-500.jpg Report, Ranucci: «Su Giuli abbiamo un altro caso Boccia»


Roma - L’inchiesta di Report sul ministero della Cultura ha già prodotto le dimissioni del capo di Gabinetto del ministro Alessandro Giuli, Francesco Spano, prima ancora della messa in onda, domenica prossima. Il riferimento fatto dal conduttore della trasmissione a «responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d’Italia», negli scorsi giorni, attende ancora di essere riempito di contenuti. 

Ranucci anche oggi, ospite di nuovo di Un giorno da pecora, offre qualche anticipazione. «La vicenda Spano è una piccola parte dell’inchiesta in onda domenica a Report - afferma -: c’è un altro caso che riguarda Giuli». Un caso simile a quello di Maria Rosaria Boccia, ma con «un ruolo che ha avuto anche Giuli». Non solo. Ranucci dice di aver raccolto elementi per mettere in dubbio i requisiti di Giuli come ministro: «Mostreremo alcune cose che ha fatto in passato, come ha gestito il Maxxi e il suo ruolo in questo secondo caso Boccia». Il giornalista è certo che «dopo quello che mostreremo qualcuno che non lo ama in Fratelli d’Italia può trarne forza». 

Ai conduttori che gli chiedono se davvero ci sono chat legate ad alti esponenti di Fratelli d’Italia, Ranucci risponde: «Sì, l’ho detto da voi, ve lo siete scordato?». E Sangiuliano è una delle fonti? «Questa è una falsità, ma poi chi mi conosce sa che devono tirarmi giù i tabulati telefonici per farmi tirar fuori le fonti» ha sottolineato ancora Ranucci. Che non si sente responsabile delle dimissioni di Spano: «Credo che la notizia del conflitto di interessi, una volta diventata pubblica, crei imbarazzo, a Spano e a chi lo ha scelto. Questo ha contribuito. Credo che le dinamiche siano legate, non certo a Report, ma a questioni interne a Fratelli d’Italia. Le frasi omofobe stanno nelle chat di Fratelli d’Italia non a Report». Intanto Giuli va avanti malgrado indiscrezioni lo vedano in bilico. Oggi, al termine della presentazione della rivista della Biennale di Venezia, ha dichiarato: «Non c’è nessun caso Giuli, è ampiamente sopravvalutato il legittimo chiacchiericcio mediatico». Il ministro ha detto di sentirsi «sostenuto dalla maggioranza», malgrado le voci di critica emerse in questi giorni.


© Riproduzione riservata