Sanremo - Beppe Vessicchio, storico direttore d’orchestra del Festival di Sanremo 2021, sarà tra i protagonisti anche dell’edizione 2021. Lo vedremo in occasione della performance di Elena Faggi, giovane cantautrice in gara con Che ne so nella sezione Nuove proposte, anche se non è da escludere che lui e Fiorello abbiano in serbo qualche siparietto divertente. È lui stesso a lasciarlo intuire, in un’intervista del 6 febbraio ad Adnkronos: “Comunque se Fiorello avesse bisogno, mi ci siedo io in platea a fargli da sparring partner sulle battute”, scherza il maestro.
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Tanta solidarietà per lui e Amadeus: “Per i conduttori l’assenza di pubblico sarà molto più difficile da gestire che per i cantanti”, osserva. “Il cantante la sua canzone la porta a casa, è abituato a cantare su un set per i videoclip ad esempio, ma per i conduttori, che magari fanno una battuta e non c’è nessuno che reagisce, è ben più dura. Penso ad Amadeus e soprattutto a Fiorello”.
Beppe Vessicchio ha confessato il suo sogno: “Che il giorno della finale, il 6 marzo, si possa annunciare agli italiani, proprio dal palco di Sanremo, la riapertura al pubblico con distanziamento di tutte le sale: i teatri, i cinema e le sale da concerto”. Sull’assenza del pubblico, il maestro ha chiosato: “Per i conduttori l’assenza di pubblico sarà molto più difficile da gestire che per i cantanti: il cantante la sua canzone la porta a casa, è abituato a cantare su un set per i videoclip ad esempio, ma per i conduttori, che magari fanno una battuta e non c’è nessuno che reagisce, è ben più dura. Penso ad Amadeus e soprattutto a Fiorello. Comunque se Fiorello avesse bisogno, mi ci siedo io in platea a fargli da sparring partner sulle battute”, ha aggiunto ironicamente Beppe Vessicchio.
Secondo il famoso maestro d’orchestra, veterano di diverse edizioni, svolgere in ogni caso la più importante kermesse canora italiana è necessario per diversi fattori, ad iniziare dai musicisti: “Se sapesse la gioia di quei sorrisi intuiti sotto le mascherine dei musicisti, dei tecnici, degli addetti Rai… Ciascun componente dell’orchestra attaccato al suo strumento come se fosse un ulteriore dispositivo di sicurezza, una zattera per guadare l’oppressione del momento. Un conto è stare in un’orchestra stabile, a posto fisso, altro è fare il musicista free lance e rimanere totalmente fermo. Ma c’è di più: la partecipazione al Festival non è soltanto un’occasione di sostegno economico, ma di una gioia restituita. Lo sa cosa vuol dire l’impossibilità di fare musica d’insieme?”, ha dichiarato Vessicchio, che dunque ci sarà al Festival di Sanremo 2021.
Secondo Beppe Vessicchio, fare questo Sanremo anche con tutte le difficoltà e le regole anti-Covid è necessario in particolare per gli artisti, in modo che i big potranno confermarsi, e i giovani farsi conoscere: “Il Festival è come un organismo biologico, ha una vita tutta sua malgrado ogni anno parli per bocca di interpreti che, chi meglio chi peggio, lo organizzano e lo conducono. Sa perché gli artisti vanno a Sanremo? Per rinascere, cioè per confermare la propria identità, nel caso dei big. O per nascere, ed è il caso di chi esordisce. Vogliamo fermare questo processo biologico della musica italiana? Direi proprio di no. Malgrado l’amarezza del pubblico assente”.
Chi è Beppe Vessicchio, la carriera del direttore d’orchestra
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, si tratta di un musicista e compositore tra i più apprezzati, soprattutto per le sue apparizioni televisive legate soprattutto al Festival di Sanremo. Oltre ad una collaborazione con Gino Paoli, la sua carriera parte con il gruppo di Trettré, un trio di attori comici e cabarettisti napoletani, in cui suona la chitarra e il pianoforte. Dopo qualche anno, decide di provare a sfondare da solista e ci riesce all’inizio degli anni Ottanta quando ottiene grande popolarità grazie a trasmissioni come Buona domenica e Viva Napoli. Presenza fissa a Sanremo partendo dal 1990, ha vinto quattro Festival come direttore d’orchestra.
Tra le esperienze televisive di Beppe Vessicchio, anche l’essere insegnante di musica nel talent Amici di Maria De Filippi. Dal 2017 al 2019 ha inoltre fatto parte della commissione selezionatrice dei brani dello Zecchino d’Oro. È stato arrangiatore per Roberto Vecchioni, Andrea Bocelli, Elio e le Storie Tese, Syria, Zucchero Fornaciari, Lorella Cuccarini, Avion Travel, Ron, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, Fred Bongusto, i Baraonna, Tom Jobim, Ivana Spagna, Max Gazzè, Valerio Scanu.