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Scicli, medici di famiglia, l'Asp: abbiamo fatto tutto il possibile!

C'è un bando che scade il 17 marzo. Due medici autorizzati al servizio fino a 72 anni

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Scicli - L’allarme suscitato da alcuni articoli di stampa, relativamente alla carenza di medici di famiglia sul territorio di Scicli, appare immotivato. Lo riferisce l’ASP di Ragusa, precisando che con due recenti delibere è stata accolta la richiesta di trattenimento in servizio di due medici di medicina generale fino al 72° anno di età.

Inoltre, per sopperire a un pensionamento, l’Azienda, lo scorso 27 febbraio, ha pubblicato sul sito aziendale un Avviso per il conferimento di un incarico provvisorio per la durata di almeno sei mesi. I termini per la presentazione delle istanze scadono il prossimo 17 marzo.

“L’Asp - spiega il Commissario Straordinario dell’ASP, Giuseppe Drago - ha posto in essere tutti gli adempimenti possibili al fine di garantire l'assistenza sanitaria agli assistiti residenti. Nello specifico, sono state prontamente attivate le procedure per la copertura delle ‘zone carenti’ e trasmessi i dati all'Assessorato regionale della Salute per il conferimento degli incarichi definitivi. Si è provveduto, altresì, ad incrementare il numero di scelte dei medici di Medicina generale operanti nel Comune di Scicli, fino al massimale consentito dal vigente Accordo collettivo. Inoltre, in assenza di offerta di personale medico convenzionato collocabile, è stato deliberato il trattenimento in servizio di due medici massimalisti (oltre 3.000 assistiti) che, in un clima di fattiva collaborazione con l'Azienda, credendo nella medicina come missione, non hanno esitato a continuare a mettere le proprie competenze a servizio degli assistiti, posticipando il collocamento in quiescenza”.

Infine, l’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa ha richiesto all’assessorato regionale della Salute, l’autorizzazione alla deroga temporanea al massimale individuale dei medici di assistenza primaria operanti nell’ambito territoriale del Comune (da 1.500 a 1.800 assistiti), nelle more dell’assegnazione degli incarichi definitivi a livello regionale e nel caso di non attribuzione dell’incarico temporaneo.


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