Attualità Scicli

Scicli zona arancione dal 15 aprile

Cosa si può fare e cosa no

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/14-04-2021/scicli-zona-arancione-dal-15-aprile-500.jpg Scicli zona arancione dal 15 aprile


Scicli - Poiché dal 15 aprile Scicli torna zona arancione, si ritiene necessario riassumere qualche informazione, utile a tutti i cittadini
Si richiamano intanto tutti i cittadini a continuare a rispettare in maniera puntuale le misure anticovid, a partire dall’uso della mascherina, dal rispetto del distanziamento tra le persone e dal divieto di assembramento.

Ecco le regole principali nella zona arancione:
divieto di spostamento tra Comuni, consentiti solo per lavoro, salute o necessità;
consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune e dei piccoli Comuni fino a 5mila abitanti ed entro i 30 km, con l’esclusione dei capoluoghi di provincia, sempre solo tra le 5 e le 22;
visite ad amici e parenti consentite una sola volta al giorno, nel proprio Comune, tra le 5 e le 22, ma solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni;
chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti al loro interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai;
vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, rosticcerie, gelaterie ecc.) e nelle loro adiacenze; consentito l’asporto fino alle 18 senza restrizioni e fino alle 22 ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella con cucina; divieto di consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5;
sempre consentita la consegna a domicilio;
negozi aperti fino alle 22;
aperti parrucchieri e centri estetici;
chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine;
scuola in presenza al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica alternata, in presenza per minimo il 50% fino al 75% degli studenti;
università aperte o chiuse su decisione autonoma del singolo ateneo, a seconda dell’andamento dell’epidemia;
riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico;
sospese attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine, anche in bar e tabaccherie.


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