Ragusa - Grazie ai vaccini i ricoveri aumentano molto più lentamente dei contagi, ma aumentano: nella Sicilia palla al piede del Paese si avvicinano ormai a quota 1000, tra ordinari e rianimazioni. L’Isola sarebbe comunque rimasta un’altra settimana in zona gialla, in virtù della durata minima di permanenza prevista in una fascia prima di un cambio. Cambio che comunque, nonostante i tanti non vaccinati, per il momento non s’intravede all’orizzonte malgrado il giallo sempre più scurito dagli 11 comuni in zona arancione: sono quasi tutti in provincia di Siracusa che, con i suoi 276 casi settimanali per 100mila abitanti, è seconda solo a Enna (304) in Italia per tasso di positività. Restano tantissimi i morti, poco conta che siano stati “ripescati” e il Covid li abbia uccisi prima o dopo.
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Nell’ultima settimana i decessi sono stati 376 (+12%): un terzo di tutti quelli registrati in Italia: è un dato di fatto che sull’Isola si muore di piu’. Anche nell’ultimo bollettino di giovedì il tasso di positività resta ben superiore a quello medio nazionale - 5,2 contro 2,3% - ma la curva si sta stabilizzando e le soglie di ospedalizzazione dell’arancione sono ancora troppo distanti per essere superate entrambe nel corso di questo mese: attualmente sono al 13% le terapie intensive e al 23% i ricoveri ordinari, contro i tetti del 20 e 30%. Ci sono piuttosto altre regioni, Sardegna e Calabria in primis, che rischiano di farci presto compagnia in area gialla: non da lunedì prossimo ma, continuando così, da quello subito dopo, 13 settembre. Nel monitoraggio ministeriale del venerdì, per la prossima settimana, non ci saranno ancora cambi.