Catania - Focolaio Covid in una Rsa di Gravina: una decina di positivi su 30 di ospiti, presumibilmente vaccinati. E sono ripartite tutte le procedure dei protocolli anti Covid, per circoscrivere e rintracciare i contagi: chiusura alle visite e tamponi delle squadre Usca. A Bronte sembra già quarta ondata con 28 positivi: 14 vaccinati con due dosi, 1 con una e 13 senza. In questi giorni è tornata l’allerta virus in Sicilia, in particolare nel catanese e nel siracusano: stabilmente nella Top10 delle province italiane con più contagi e in testa, fra le siciliane, per numero di non vaccinati e ricoverati Covid.
News Correlate
La terza malata grave è Messina. Inevitabile che accadesse visto che da oltre due mesi è saltata ogni restrizione, ma l’aumento delle infezioni - al di là dei piccoli saliscendi quotidiani - non impatta ancora in maniera significativa sui ricoveri. La copertura dei vaccini ancora regge ancora. Certo, andrà allungata a breve con la terza dose. Più che gli anziani restano i giovani a contagiarsi, per cui partirà presto la prima: nell'ultima settimana i più colpiti sull’Isola sono stati soprattutto i bambini tra 6 e 10 anni, sebbene da ieri non scatti più la quarantena a scuola con un solo positivo.
Metà delle 72 classi attualmente in quarantena, sono comunque nella Sicilia orientale. Se non è prevedibile un cambio di colore della regione, Palazzo d’Orleans potrebbe però istituire delle nuove zone arancioni: attualmente sono solo due e scadono dopodomani, giovedì. La stretta è nell'aria e Alberto Firenze, commissario straordinario per l’emergenza nel messinese, se l’è lasciato sfuggire oggi in una intervista: “Non escludiamo lockdown natalizi nei comuni con meno del 70% di abitanti vaccinati".