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Stipendi ottobre, aumenti da 30 a 350 euro in più in busta paga

Stipendi ottobre, aumenti per 1,5 milioni di lavoratori: da 30 a 350 euro in più in busta paga. Importi e categorie interessate

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Ottobre, mese di aumenti per gli stipendi per oltre 1,5 milioni di lavoratori. Buste paga più ricche per alcune categorie per effetto dell'adeguamento del trattamento economico e per l'entrata in vigore dei nuovi contratti collettivi nazionali.

Parliamo di dirigenti della Polizia di Stato - e gradi di qualifiche corrispondenti dei Corpi di polizia civili e militari - colonnelli e generali delle Forze armate, personale dirigente della carriera prefettizia al personale della carriera diplomatica. E poi ancora di docenti e ricercatori universitari. E a seguire lavoratori delle coop sociali e addetti degli studi professionali. Nelle schede seguenti tutte le informazioni in merito agli incerementi di salario. 

Stipendi personale non contrattualizzato
Stipendi statali. Dai dirigenti della Polizia di Stato - e gradi di qualifiche corrispondenti dei Corpi di polizia civili e militari - ai colonnelli e generali delle Forze armate, dal personale dirigente della carriera prefettizia al personale della carriera diplomatica. Dal cedolino di ottobre arrivano aumenti (fino a 350 euro lordi al mese) e conguagli degli arretrati da gennaio 2024. Il ministero della Difesa ha infatti recepito l'adeguamento del trattamento economico del personale non contrattualizzato previsto dal Dpcm del 23 luglio 2024 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 agosto scorso. 

Dpcm secondo il quale «gli stipendi, l’indennità integrativa speciale e gli assegni fissi e continuativi dei docenti e dei ricercatori universitari, del personale dirigente della Polizia di Stato e gradi di qualifiche corrispondenti, dei Corpi di polizia civili e militari, dei colonnelli e generali delle Forze armate, del personale dirigente della carriera prefettizia, nonché del personale della carriera diplomatica, sono adeguati di diritto annualmente in ragione degli incrementi medi, calcolati dall’ISTAT, conseguiti nell’anno precedente dalle categorie di pubblici dipendenti contrattualizzati sulle voci retributive, ivi compresa l’indennità integrativa speciale, utilizzate dal medesimo Istituto per l’elaborazione degli indici delle retribuzioni contrattuali».

Aumenti fino a 350 euro
L'adeguamento del trattamento economico del personale non contrattualizzato, secondo quando previsto dal Dpcm 23 luglio, è riconosciuto «a decorrere dal 1° gennaio 2024». Le misure degli stipendi, dell’indennità integrativa speciale e degli assegni fissi e continuativi dei docenti e dei ricercatori universitari, degli ufficiali superiori e degli ufficiali generali e ammiragli delle Forze armate e del personale con gradi e qualifiche corrispondenti dei Corpi di polizia civili e militari, in vigore alla data del 1° gennaio 2023 «sono incrementate in misura pari al 4,80 per cento», informa il decreto.

Gli esempi

Prendiamo ad esempio il caso di un dirigente di polizia (circa 5mila in tutta Italia). Su una retribuzione complessiva lorda (in media) di 97mila euro (comprensiva di 13esima e varie indennità) l'aumento medio mensile - sempre lordo - si aggira attorno ai 350 euro. Dirigenti di polizia penitenziaria: su una retribuzione complessiva lorda (in media) di 62mila euro (comprensiva di 13esima e varie indennità) l'aumento medio mensile - sempre lordo - si aggira attorno ai 230 euro. Nelle Forze Armate, per i gradi superiori (circa 2.500 persone), su una retribuzione complessiva lorda (in media) di 87mila euro (comprensiva di 13esima e varie indennità) l'aumento medio mensile - sempre lordo - si aggira attorno ai 320 euro.

Come sottolinea il Dpcm gli adeguamenti avverranno:

  • per il personale dei Corpi di polizia dello Stato ad ordinamento civile e militare e per il personale delle Forze armate, nei limiti delle risorse all’uopo iscritte a decorrere dal medesimo anno nel Fondo da ripartire per l’attuazione dei contratti

  • per il personale universitario (parliamo di circa 130mila persone) a carico dei bilanci delle amministrazioni di appartenenza.

Stipendi studi professionali
Aumenti salariali sono previsti anche dal rinnovo del Ccnl Studi Professionali 2024 - 2027. Riguardano gli oltre 600mila dipendenti del settore. E anche in questo caso una tranche è in arrivo. Ad ottobre, per la precisione. L'aumento contrattuale previsto dal nuovo contratto definisce un aumento di 215 euro mensili a regime per il terzo livello, da riparametrare per gli altri livelli. Quattro le tranche di erogazione:
105 euro con la retribuzione del mese di marzo 2024
45 euro con la retribuzione del mese di ottobre 2024
45 euro con la retribuzione del mese di ottobre 2025
20 euro con la retribuzione del mese di dicembre 2026.
Secondo l'intesa è prevista anche l'una tantum, da 400 euro, erogata in questo caso in due tranche: 200 euro a maggio 2024 e 200 euro a maggio 2025.

Stipendi cooperative sociali

Crescono anche le retribuzioni dei soci e lavoratori delle cooperative sociali. Circa 870mila gli addetti del settore (ai quali si aggiungono i volontari). L'accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del 2024 ha decorrenza fino 31.12.2025.

Quali gli aumenti delle retribuzioni? Crescono i minimi conglobati della retribuzione come segue:

  • 60 euro con la mensilità di febbraio 2024 al Livello C1

  • 30 euro con la mensilità di ottobre 2024 al Livello C1

  • 30 euro con la mensilità di ottobre 2025 al Livello C1

Gli esempi di aumenti da ottobre

  • A1 aumento 26,32, retribuzione 1.333,54

  • A2 26,58, 1.345,95

  • B1 27,89, 1.408,89

  • C1 30, 1.515,21

  • C2 30,79, 1.560,27

  • D1 31,58, 1.605,99

  • D2 33,52, 1.694,41

  • D3 35,53, 1.803,62

  • E1 35,53, 1.803,62

  • E2 38,42, 1.947 38,42

  • F1 42,37, 2.150,18

  • F2 48,42, 2.455,67


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