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Terza Commissione ARS: Confronto sulla Riconversione degli Stabilimenti Versalis di Ragusa e Priolo

L'Assessore Edmondo Tamajo ha evidenziato l'impegno del Governo regionale

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Palermo – La III Commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana ha affrontato oggi il delicato tema della riconversione degli stabilimenti Eni Versalis di Ragusa e Priolo, al centro di un dibattito strategico per il futuro industriale e occupazionale della Sicilia. L'Assessore Edmondo Tamajo ha evidenziato l'impegno del Governo regionale, guidato dal Presidente Schifani, nell'assicurare la salvaguardia dei posti di lavoro, sia diretti sia dell'indotto. Grazie a un intenso confronto tra le parti coinvolte, è stato siglato un accordo che garantisce continuità occupazionale sia durante la transizione sia nella fase operativa.

Il protocollo d'intesa, condiviso con il Ministero delle Imprese, include il coinvolgimento attivo dei lavoratori nei processi di dismissione e nello sviluppo di nuove iniziative, oltre al sostegno per la riqualificazione delle imprese collegate.
Giovanni D'Avola, della UIL SICILIA, ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto finora dalle categorie sindacali e dalla Regione Siciliana, che hanno collaborato con Eni per costruire un protocollo mirato a mettere in sicurezza l'occupazione diretta e indotta sul sito di Ragusa. Ha sottolineato l'importanza di questa sinergia per garantire stabilità e sviluppo nel territorio. Durante la seduta, l’onorevole Nello Dipasquale (PD) ha espresso critiche significative riguardo alla gestione della questione. Ha lamentato la mancanza di un confronto preventivo con la Commissione e altri attori istituzionali prima della firma del protocollo e ha evidenziato le lacune dell'accordo, come l'assenza di certezze su finanziamenti e cronoprogramma. Inoltre, Dipasquale ha sottolineato i danni già in corso per le imprese dell'indotto, richiedendo interventi immediati per il loro ristoro. Ha anche contestato la definizione di "perfetta" attribuita dall'Assessore alla gestione del protocollo, sottolineando le criticità politiche e strategiche del processo, e ha auspicato un maggiore coinvolgimento delle forze politiche e istituzionali per garantire una gestione più trasparente e collaborativa in futuro.

I rappresentanti sindacali, tra cui Mannino della CGIL Sicilia e Scollo della FICTEM Ragusa, hanno espresso dubbi sull'adeguatezza del piano di riconversione e sulle scelte strategiche di Eni, accusata di abbandonare la chimica di base con conseguenze negative sull'intera filiera industriale nazionale. Altrettanto critici sono stati i rappresentanti politici, come Stefania Campo (M5S), che hanno chiesto maggiore attenzione alle peculiarità del territorio e garanzie più solide per il futuro occupazionale. L'Assessore ha chiuso la seduta proponendo la convocazione di un tavolo tecnico con Eni Versalis per approfondire i temi emersi e fornire ulteriori chiarimenti, ribadendo l’impegno del Governo regionale nel garantire stabilità e sviluppo per la Sicilia.


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