Ragusa - Le anticipazioni della terza e ultima puntata di “Ragusa ’72, La Sottile Linea Nera”, in pubblicazione domani, mercoledì, su La Sicilia.
La nuova inchiesta del giornalista del Tg la7 Carmelo Schininà sul “caso Spampinato” si chiude con la riesumazione dell’ultimo articolo di Giovanni Spampinato, pubblicato da “L’ora” il 26 ottobre 1972, 24 ore prima di essere ucciso da Roberto Campria, l’allora figlio del Presidente del Tribunale di Ragusa che il giornalista indiziava dell’omicidio di Angelo Tumino, un trafficante di oggetti d’arte e reperti archeologici trovato cadavere con un foro in testa otto mesi prima. L’ultimo articolo di Spampinato non è mai stato messo in relazione col suo omicidio, non è neanche reperibile online. Carmelo Schininà lo ha trovato nell’archivio di Stato. Quell’articolo, oggi alla luce delle novità emerse nell’inchiesta del giornalista di La7 sui traffici di reperti archeologici usati come contropartita per pagare sigarette, ma anche armi ed esplosivo utilizzati da mafia e neofascisti, assume una luce del tutto nuova. Spampinato scrive di un ordigno fatto scoppiare a Vittoria come “avvertimento mafioso” contro un sindacalista del mercato ortofrutticolo che in quegli anni controllato dalla malavita vittoriese. Quella stessa malavita - è l’ipotesi di Schininà - che si occupava anche del traffico dei contrabbandieri e aveva incastrato Roberto Campria.
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L’articolo del 26 ottobre, secondo il giornalista di la7, potrebbe aver scatenato una reazione a catena di pressioni su Campria per uccidere il giornalista. Un delitto su costrizione basato su tre indizi (che fanno una prova!) che Schininà ha trovato in questi anni di ricerca. L’ultima puntata di domani apre uno spiraglio di luce anche su un altro elemento rimasto avvolto nel mistero per 52 anni: quella fiat 850 presente sulla scena del delitto del giornalista, la sera del 27 ottobre, che assiste all’omicidio e poi sparisce e che nessuno degli inquirenti di allora ha mai cercato di rintracciare. Spampinato, sette mesi prima di morire, inviato da “L’Ora” a Siracusa raccontare l’attentato alla sede della Cgil del 14 marzo, aveva scritto di una fiat 850 targata Rg sospetta vista sotto i balconi della camera del lavoro nelle ore precedenti a quella bomba che per puro caso non fece una strage. La 850 davanti alla scena del carcere era la stessa di quella vista da Spampinato a Siracusa? Perché nessuno l’ha mai cercata? Chi era alla guida di quell’auto.? Dopo 52 anni, spunta finalmente un nome.