Bergamo - Adesso è diventata una colpa anche solo chiedere se per caso sabato e domenica sono liberi, e se è previsto qualcosina in più se si è costretti a fare mezzanotte in ufficio. Tiziana Fausti, signora della moda bergamasca (foto), critica la moda giovanile stracciona e l'eccesivo permissivismo delle famiglie e della società in generale, che ha prodotto degli imbecilli: una gioventù che non mi piace, che manca di attitudine a fare qualcosa”. Bermuda, jeans strappati e magliette troppo corte “sono segnali di disagio”, dice: vuol dire che, a casa o a scuola, qualcosa non va. Al contrario, una persona ben vestita e in ordine comunica fiducia e credibilità perché “se sei disordinato, non sarai mai organizzato mentalmente”.
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Lei ha proseguito e ampliato alla grande l’attività di commercio avviata dai genitori buttandosi su abbigliamento e accessori di lusso, e dalla fine degli anni Settanta è a capo della holding Exor fondata da Agnelli, con 130 dipendenti e un fatturato multibrand che nel 2019 ha realizzato 80 milioni di euro di ricavi. Oggi lamenta i troppi aspiranti lavoratori che “pensano solo al sabato e la domenica liberi e a come vengono pagati gli straordinari”. Se viene chiesto è perché, evidentemente, in altre realtà professionali più che dipendenti cercano “schiavi”, come recitano i manifesti siciliani.
Se fosse sempre applicato un regolare contratto collettivo nazionale, non ci sarebbe neanche bisogno di farle queste domande, perché le maggiorazioni per domeniche e orari notturni sarebbero automaticamente disciplinate dall’accordo stipulato. Quello che miss Fausti non dice, invece, è cosa lei risponde a queste domande. Weekend ed extra sono segnati e retribuiti nel cedolino? Fa un contratto vero, un cococo, una partita iva? Fa come la collega Elisabetta Franchi, quella che assume solo donne che non hanno intenzione di fare figli? Saranno anche poche in Italia le donne ai vertici, ma pare che alcune - quando ci arrivano - diventino spietate. “Per forza non si trova personale - conclude -, lo Stato li mantiene a casa con la Naspi e il reddito di cittadinanza”. Magari bastassero 500 euro per mantenersi.
