Modica - La verità nuda e cruda è che c’è voluto un terzo provvedimento in appena un mese per riorganizzare i servizi sanitari di emergenza-urgenza al pronto Soccorso di Modica.
Per sopperire alla cronica carenza di personale nel pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, ridotto a sole tre unità da qualche settimana, l’Asp adotta il lodo-Bonomo, cioè la proposta del Direttore sanitario del nosocomio modicano che assegna altre tre unità al reparto, portando l’organico a sei medici.
Una soluzione che garantirà tutti i servizi dell’area di emergenza e urgenza, senza nessun accorpamento di reparti e senza turnazioni di medici, soluzione che risulta tanto forte da proteggere anche i vertici provinciali della sanità, inciampati nel frattempo in una soluzione che scontentava tutti, cioè quella di ridurre posti letto e di accorpare reparti pur di garantire i medici al pronto soccorso.
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In pratica, sono stati razionalizzati alcuni servizi e sono stati individuati i dirigenti medici che hanno già dato la loro disponibilità a svolgere servizi di guardia interdivisionale. Grazie alle sinergie con i reparti della Geriatria e della Medicina, si integreranno i nuovi tre medici con l’equipe diretta dal primario Romualdo Polara.
Chiusa dunque la fase delle polemiche politiche, rispedite al mittente dall’Assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza: “Sull’ospedale di Modica basterebbe vedere i numeri e i volumi delle attività oggi, come quella della Chirurgia", ha detto l’esponente del Governo regionale, piuttosto piccato nelle sue dichiarazioni anche nei confronti del manager dell’Asp di Ragusa Aliquò che auspicava la soluzione normativa di assumere medici senza specializzazione per ovviare al problema. L’Assessore Razza a Video Mediterraneo Tg, taglia corto: “Escludo che Aliquò abbia detto questo”.
In serata, anche il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, con un comunicato stampa, ha sottolinea il risultato raggiunto ”grazie ad uno straordinario lavoro di sinergie“.