Ragusa - Arriva l’estate, e partono i cantieri. E a ogni nuovo aperto, accanto al vecchio che attende d’essere chiuso, spunta qualche altra criticità legata a prove di carico sui viadotti e controlli nelle gallerie. In Sicilia il tracciato dell’A18, in particolare, è un vero e proprio percorso a ostacoli, nella tratta Siracusa-Rosolini ma soprattutto in quella Messina-Catania: 20 km in doppio senso di circolazione dalla barriera di Tremestieri al casello di San Gregorio; lo stesso da Ponte Schiavo a Marina d’Itala e a ridosso dello svincolo di Roccalumera. Si arriva quindi alla tristemente famosa frana di Letojanni: il cumulo di macerie è ancora lì dal 2015. Altri lavori allo svincolo di Giarre per l’installazione di pannelli fonoassorbenti e antirumore sui cavalcavia; e da Itala a Briga, per opere di scarificazione e bitumatura. Solo per citare alcuni degli ostacoli di un percorso periodicamente interessato, qua e là, da voragini spalancate all’improvviso dalle intemperie su asfalti di dubbia qualità. Il risultato sono incidenti quotidiani, alcuni dei quali gravi o mortali.
Non è l’unica strada dell’Isola (e dell’Italia) che versa in pessime condizioni: per questo Assoutenti ha chiesto ufficialmente al governo un indennizzo automatico per tutti gli automobilisti costretti a patire disagi a causa delle code e degli ingorghi provocati dai tempi lunghi e intempestivi con cui i cantieri vengono inaugurati, proprio nel periodo di maggior mobilità. “Oggi se un treno o un aereo arriva a destinazione con eccessivo ritardo, ai passeggeri spetta un risarcimento in denaro regolato dalle norme nazionali e comunitarie - spiega il presidente, Furio Truzzi –. Non esiste alcun motivo per cui lo stesso meccanismo non debba essere adottato nel settore autostradale, dal momento che gli utenti pagano salati pedaggi per attraversare la rete, subendo spesso ritardi intollerabili che creano un evidente danno morale e materiale”. L’istanza di Assoutenti potrebbe avere buone chance di essere accolta in Parlamento: nel Piano economico e finanziario, infatti, sarebbero stati già inseriti 250 milioni di euro da destinare a tali rimborsi.